Assassinati in Vaticano, 4 maggio 1998. Dalla ragion di Stato alla Giustizia negata
Edito da Kaos Edizioni, 2003
192 pagine, € 13,00
ISBN 887953114X
di Luc Brossolet, Jacques Vergès
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Il testo integrale dell'"Istanza di riapertura del- l’inchiesta" sul triplice delitto del 4 maggio 1998 in Vaticano, inviata dai legali della madre di Cédric Tornay a Sua santità Giovanni Paolo II, l'11 aprile 2002.
«Quest’ultimo appello della signora Baudat al Santo Padre ha avuto la stessa sorte di quelli che l’hanno preceduto: un silenzio assoluto... Consapevole o no, informato o no, Giovanni Paolo II rimane sovrano, e nel caso specifico magistrato supremo, di uno Stato dove si assassina impunemente la gente, dove la ricerca della verità è condizionata da interessi di regime, dove la giustizia si basa su espedienti e su farse, dove i diritti più elementari della persona non sono che parole, dove le vittime e le loro famiglie non hanno neppure diritto al più elementare rispetto. Che l’apatia di Giovanni Paolo II si basi su una volontà personale, o su una decisione presa per lui dal suo entourage, il Santo Padre porta e porterà la responsabilità di un’ingiustizia stridente, tanto più vergognosa in quanto ammantata da uno sprezzante silenzio...»
«Avendo esperito senza successo tutti i ricorsi procedurali, avendo esaurito un capitale di pazienza e di fiducia nel corso di quattro anni, avendo preso atto dell’atteggiamento e della posizione vaticana, la signora Baudat e i suoi legali danno pertanto seguito a quanto avevano annunciato: pubblicano la “Istanza” spedita al Santo Padre, in modo che l’opinione pubblica possa giudicare in base a documenti probatori».
Il testo integrale dell'"Istanza di riapertura del- l’inchiesta" sul triplice delitto del 4 maggio 1998 in Vaticano, inviata dai legali della madre di Cédric Tornay a Sua santità Giovanni Paolo II, l'11 aprile 2002.
«Quest’ultimo appello della signora Baudat al Santo Padre ha avuto la stessa sorte di quelli che l’hanno preceduto: un silenzio assoluto... Consapevole o no, informato o no, Giovanni Paolo II rimane sovrano, e nel caso specifico magistrato supremo, di uno Stato dove si assassina impunemente la gente, dove la ricerca della verità è condizionata da interessi di regime, dove la giustizia si basa su espedienti e su farse, dove i diritti più elementari della persona non sono che parole, dove le vittime e le loro famiglie non hanno neppure diritto al più elementare rispetto. Che l’apatia di Giovanni Paolo II si basi su una volontà personale, o su una decisione presa per lui dal suo entourage, il Santo Padre porta e porterà la responsabilità di un’ingiustizia stridente, tanto più vergognosa in quanto ammantata da uno sprezzante silenzio...»
«Avendo esperito senza successo tutti i ricorsi procedurali, avendo esaurito un capitale di pazienza e di fiducia nel corso di quattro anni, avendo preso atto dell’atteggiamento e della posizione vaticana, la signora Baudat e i suoi legali danno pertanto seguito a quanto avevano annunciato: pubblicano la “Istanza” spedita al Santo Padre, in modo che l’opinione pubblica possa giudicare in base a documenti probatori».
Annotazioni
Pagg. 283 – € 18,08
Pagg. 283 – € 18,08