Io sono nessuno. Vita e morte di Annalena Tonelli

Edito da San Paolo Edizioni, Torino, 2004
224 pagine, € 10,00
ISBN 8821552373

di Miela Fagiolo D'Attilia, Roberto Italo Zanini

Quarta di copertina

«lo sono nobody, nessuno. Nel senso che non appartengo a nessuna organizzazione religiosa... Sono una religiosa nella sostanza, ma non ho mai appartenuto a nessuna congregazione... Ero bambina e volevo essere povera... Volevo essere solo per Dio... Volevo essere veramente nessuno. Ce l’ho fatta. Vivo come nessuno, senza nessuno, senza nessuna potenza, senza nessuna protezione. Voglio continuare così, questo è il senso della mia vita».
L’espressione di Annalena Tonelli, «io sono nessuno», tre parole che valgono una vita, è senza dubbio il suo biglietto da visita più autentico, perché quel suo volersi sentire nessuno è per lei l’unica ambizione: ridurre la sua persona al minimo assoluto per potersi trasformare in un “conduttore” perfetto dell’amore di Cristo per gli uomini, per tutti gli uomini.
Per raggiungere il suo scopo di condivisione totale con le popolazioni islamiche somale Annalena si è fatta in tutto uguale a loro, nella povertà e nelle sofferenze, convinta che solo chi si fa povero e soffre come le persone che le sono date può essere tramite dell’amore di Cristo.
Così si può capire come una donna dalla forte personalità mistica, eremitica e ascetica abbia potuto costruire ospedali, salvare migliaia di persone e vincere battaglie là dove tutti continuano a raccogliere solo sconfitte.

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