Omicidio nella persona di Pasolini Pier Paolo

Edito da Kaos Edizioni, Milano, 1992
286 pagine, € 15,49

di AA.VV.

Quarta di copertina

L'oscura morte di un intellettuale scandaloso: estratti degli atti processuali

Prefazione di Giorgio Galli

Ostia, 2 novembre 1975: in uno sterrato semideserto del litorale romano viene rinvenuto orrendamente massacrato il cadavere di Pier Paolo Pasolini. Il “ragazzo di vita” Giuseppe Pelosi, minorenne, si confessa unico autore del delitto. L'assassinio del più “sovversivo”, “scomodo”, “scandaloso” intellettuale italiano risultò subito un fatto delittuoso all'insegna dell'ambiguità – per i suoi presupposti, per le sue implicazioni, per la sua stessa dinamica in più punti oscura, implausibile e inesplicabile. Questo libro ripropone la vicenda istruttoria e processuale relativa a un omicidio tra i più efferati e clamorosi della storia contemporanea, ricostruendo i contorni sociopolitici dell'Italia di metà anni Settanta nella quale Pasolini conduceva la sua solitaria battaglia ideale contro il Potere e contro il Palazzo.

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