Accadde in Italia: 1968/1977. Libro bianco sull'ultima generazione

Edito da Garzanti Libri, 1978
365 pagine

di Alberto Ronchey

Quarta di copertina

Accadde in Italia: 1968/1977.

Già nel Cinquecento, dopo aver dato all'Europa il prestigio del suo Rinascimento, l'Italia si chiuse in un riflusso che rischiò di emarginarla. E oggi, dopo gli anni del suo miracolo economico, dell'affermazione dell'italian style, rischia nuovamente di essere espulsa dal filone centrale dello sviluppo europeo. Nella crisi più grave del dopoguerra, ciascuno è sempre più presuaso di aver diritto a un vivere migliore e si ribella. Ribellandosi, rende quel vivere peggiore a sè e agli altri. Così il Paese vive una rivoluzione informale. Il vecchio potere non comanda più, il nuovo non comanda ancora. Intanto la situazione economica si deteriora e il dramma generale si accelera. Il panorama, complesso e delicato, è qui fotografato da uno dei più acuti osservatori contemporanei.

Libro bianco sull'ultima generazione.

Altrove, nel mondo occidentale, la rivolta dei giovani è ormai un fatto d'archivio. Perchè da noi si è cronicizzata? Candore, terrore e utopia sembrano aver esasperato all'estremo una generazione che, prolungando all'estremo al propria adolescenza, allontana e non anticipa la maturità. Un'ibrida miscela ideologica, nata dai miti ugualitari dell'Est e dall'edonismo permissivo dell'Ovest, ha prodotto un urto violento fra giovani e società, una società che ha usato forse anche troppa indulgenza, senza avere i mezzi per tradurre in realtà le aspirazioni che aveva saputo suscitare.
Così l'utopia ha finito col generare frustrazioni e le frustrazioni violenza, disimpegno e terrorismo, ripiegamento nel privato e sogni corporativi.

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