Intelligence. Spie e segreti in un mondo aperto
Edito da Rubbettino, 2002
446 pagine, € 30,00
ISBN 8849802307
di Robert David Steele
Quarta di copertina
Se George Bush avesse letto questo libro i fatti dell'11 settembre non si sarebbero verificati? E' questo l'interrogativo che pone Robert D. Steele, uno dei maggiori esperti mondiali del sistema di informazione e sicurezza statunitense. E difatti, gli attentati alle Twin Towers ed al Pentagono hanno rappresentato un fallimento internazionale dell'intelligence.
Un libro che offre spunti preziosi e che, attraverso la chiave dell'intelligence, aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo. Robert D. Steele argomenta un tema di fondo: la riforma del settore è la premessa necessaria per garantire competitività e sicurezza agli Stati Uniti ed all'Occidente nel XXI secolo. L'autore da tempo sostiene che l'intelligence attuale è inadatta alle sfide del mondo contemporaneo e sollecita cambiamenti profondi, analizzandoli nel dettaglio. L'edizione italiana del libro, preceduta da un'acuta prefazione di Francesco Cossiga e ampiamente introdotta da Mario Caligiuri, rappresenta nel nostro Paese un'utile occasione di riflessione. Infatti, occorre essere consapevoli che l'intelligence non solo è una necessità inevitabile del mondo globalizzato ma è anche uno strumento per tutti. Fondamentale per gli Stati veramente democratici.
Se George Bush avesse letto questo libro i fatti dell'11 settembre non si sarebbero verificati? E' questo l'interrogativo che pone Robert D. Steele, uno dei maggiori esperti mondiali del sistema di informazione e sicurezza statunitense. E difatti, gli attentati alle Twin Towers ed al Pentagono hanno rappresentato un fallimento internazionale dell'intelligence.
Un libro che offre spunti preziosi e che, attraverso la chiave dell'intelligence, aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo. Robert D. Steele argomenta un tema di fondo: la riforma del settore è la premessa necessaria per garantire competitività e sicurezza agli Stati Uniti ed all'Occidente nel XXI secolo. L'autore da tempo sostiene che l'intelligence attuale è inadatta alle sfide del mondo contemporaneo e sollecita cambiamenti profondi, analizzandoli nel dettaglio. L'edizione italiana del libro, preceduta da un'acuta prefazione di Francesco Cossiga e ampiamente introdotta da Mario Caligiuri, rappresenta nel nostro Paese un'utile occasione di riflessione. Infatti, occorre essere consapevoli che l'intelligence non solo è una necessità inevitabile del mondo globalizzato ma è anche uno strumento per tutti. Fondamentale per gli Stati veramente democratici.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
I documenti ripresi da "Newsweek" riguardano i viaggi all´estero del reporter. Le vendette selettive dei pasdaran del nuovo corso
Varsavia, la guerra dei dossier "Kapuscinski collaborò con il regime"
Dagli archivi i rapporti del giornalista ai Servizi segreti comunisti
Varsavia, la guerra dei dossier "Kapuscinski collaborò con il regime"
Dagli archivi i rapporti del giornalista ai Servizi segreti comunisti
di Andrea Tarquini su La Repubblica del 23/05/2007
Svelati i trucchi dell´intelligence tedesca nell´ultima guerra. Una baronessa polacca informava Berlino
Il codice nell´orlo delle gonne così i nazisti spiavano Londra
Modelli da sartoria e una giovane lady tra le armi segrete di Hitler
Il codice nell´orlo delle gonne così i nazisti spiavano Londra
Modelli da sartoria e una giovane lady tra le armi segrete di Hitler
di Enrico Franceschini su La Repubblica del 05/09/2006
A un anno dalla morte del Papa polacco, intervista all´ex direttore degli 007 Usa, Robert Gates
"Così la Cia aiutò Wojtyla a combattere il comunismo"
"Così la Cia aiutò Wojtyla a combattere il comunismo"
di Marco Politi su La Repubblica del 23/03/2006
News in archivio
su Corriere della Sera del 07/06/2006
su Adnkronos del 23/11/2005
su Il Giornale del 06/07/2005