La Storia di Mara
Edito da Lavieri Editore, 2006
120 pagine, € 15,00
ISBN 8889312211
di Paolo Cossi
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Gli anni ’70, gli "anni difficili" della storia italiana. Il terrorismo. La quotidianità, assurda e banale, celata dietro le Brigate Rosse. La vita e le scelte della giovane Mara Nanni. La storia vera di una vita difficile raccontata attraverso il tratto lieve ed evocativo di Paolo Cossi. Il primo confronto del
fumetto con gli anni del terrorismo italiano.
Nel 1978 Mara Nanni sceglie di far parte delle Brigate Rosse. Arrestata il 24 settembre 1979, nel
1981 (primo processo Moro) viene condannata ad un ergastolo, trenta anni di reclusione e un anno di isolamento diurno. Nei successivi gradi di giudizio la pena viene ridotta prima a ventisei anni e poi a quindici anni. Nel 1994 termina il suo periodo di detenzione. Quanto qui narrato è un'altra storia.
Gli anni ’70, gli "anni difficili" della storia italiana. Il terrorismo. La quotidianità, assurda e banale, celata dietro le Brigate Rosse. La vita e le scelte della giovane Mara Nanni. La storia vera di una vita difficile raccontata attraverso il tratto lieve ed evocativo di Paolo Cossi. Il primo confronto del
fumetto con gli anni del terrorismo italiano.
Nel 1978 Mara Nanni sceglie di far parte delle Brigate Rosse. Arrestata il 24 settembre 1979, nel
1981 (primo processo Moro) viene condannata ad un ergastolo, trenta anni di reclusione e un anno di isolamento diurno. Nei successivi gradi di giudizio la pena viene ridotta prima a ventisei anni e poi a quindici anni. Nel 1994 termina il suo periodo di detenzione. Quanto qui narrato è un'altra storia.
Recensione
Quella di Mara è una storia triste, dura, affascinante e dolce nello stesso tempo. Ce la racconta, con la sua esperta matita, Paolo Cossi. Siamo negli anni ’70, anni di piombo e di speranze. Mara Nanni è una liceale come tante, inquieta, trasgressiva, borghese. A soli quindici anni conosce il dolore della violenza di Stato, quella stragista delle bombe e quella fascista dei manganelli. Pochi episodi, accaduti a lei e non ad un altro conducono Mara sulla via retta e senza ritorno della lotta armata. Un arresto, poi un altro: i tratti della matita di Cossi si fanno più densi, i chiaroscuri più cupi. Come il cuore di Mara, sempre in bilico tra il bianco ideale della giustizia ed il nero della realtà dura e parziale della società in cui vive e ha deciso di combattere. La scelta della latitanza per lei come per tanti altri è allora una non scelta, poiché una vita che ha maneggiato le armi, ha partecipato agli scontri di piazza, ha interpretato a modo suo l’ingiustizia sociale, non ha più parenti né amici, in verità non ha scelta. Lo sapevano bene i capi delle Brigate Rosse, così attenti alla disciplina quanto disattenti all’aspetto umano della militanza. Leggendo i dialoghi leggeri ed essenziali del libro di Cossi, perdendosi tra i ricordi della sua matita è piacevole scoprire che un fumetto può raccontare una vita, un pezzo di storia, una lotta estrema, un ergastolo.
Roberto Bortone
Quella di Mara è una storia triste, dura, affascinante e dolce nello stesso tempo. Ce la racconta, con la sua esperta matita, Paolo Cossi. Siamo negli anni ’70, anni di piombo e di speranze. Mara Nanni è una liceale come tante, inquieta, trasgressiva, borghese. A soli quindici anni conosce il dolore della violenza di Stato, quella stragista delle bombe e quella fascista dei manganelli. Pochi episodi, accaduti a lei e non ad un altro conducono Mara sulla via retta e senza ritorno della lotta armata. Un arresto, poi un altro: i tratti della matita di Cossi si fanno più densi, i chiaroscuri più cupi. Come il cuore di Mara, sempre in bilico tra il bianco ideale della giustizia ed il nero della realtà dura e parziale della società in cui vive e ha deciso di combattere. La scelta della latitanza per lei come per tanti altri è allora una non scelta, poiché una vita che ha maneggiato le armi, ha partecipato agli scontri di piazza, ha interpretato a modo suo l’ingiustizia sociale, non ha più parenti né amici, in verità non ha scelta. Lo sapevano bene i capi delle Brigate Rosse, così attenti alla disciplina quanto disattenti all’aspetto umano della militanza. Leggendo i dialoghi leggeri ed essenziali del libro di Cossi, perdendosi tra i ricordi della sua matita è piacevole scoprire che un fumetto può raccontare una vita, un pezzo di storia, una lotta estrema, un ergastolo.
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