Un anno durato decenni. Vite di persone comuni prima, durante e dopo il '68
Edito da Odradek Edizioni, 2006
304 pagine, € 18,00
ISBN 8886973772
di AA.VV.
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
A cura del Circolo Gianni Bosio.
Nel maggio di trentotto anni fa accadde qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la storia, un movimento sociale e politico, corale e polimorfo, e - proprio per questo motivo - contraddittorio segnò lo spirito dei tempi. Fu messa in discussione non solo la politica e la società, ma la maniera stessa si pensare la Storia.
Un anno durato decenni. Vite di persone comuni prima durante e dopo il '68 (a cura di Circolo Gianni Bosio, Odradek, pp. 304, € 18,00) nasce dall’osservazione di un paradosso. Uno degli effetti del ‘68 sulla storiografia è stato senz’altro quello di contribuire a mettere in discussione una storia fatta di gruppi dirigenti; eppure, il ‘68 stesso ha generato una storiografia e una memorialistica che in larga misura mettono al centro proprio il protagonismo dei leader e dei gruppi dirigenti.
Per questo, al termine di un corso di storia orale cominciato presso la Libera Università di Roma e proseguito poi con il Circolo Gianni Bosio, si pensato di andare a cercare le storie di quelli che stavano’seduti in fondo nelle assemblee e sfilavano nelle ultime file dei cortei,’e senza i quali il ‘68 non ci sarebbe stato.
La storia orale come la conosciamo oggi è essa stessa il prodotto di un’ottica e di una sensibilità he risalgono a quegli anni. La storia orale, attraverso l’intervista dialogica, cerca di aprire spazi pubblici di parola e di ascolto a persone che difficilmente parlano in pubblico proprio perché non si considerano figure pubbliche, e perché le loro storie non gli sembrano abbastanza ‘straordinarie’’e ‘uniche’ da dover essere raccontate ad altri. Chiede, e offre, alle persone ‘comuni’ di prendere la parola e di raccontarsi; Un momento di sperimentazione di dialogo, di parità di confronto fra diversi che si riconoscono tali e che di questa differenza egualitaria fanno terreno di narrazione e di ascolto.
A cura del Circolo Gianni Bosio.
Nel maggio di trentotto anni fa accadde qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la storia, un movimento sociale e politico, corale e polimorfo, e - proprio per questo motivo - contraddittorio segnò lo spirito dei tempi. Fu messa in discussione non solo la politica e la società, ma la maniera stessa si pensare la Storia.
Un anno durato decenni. Vite di persone comuni prima durante e dopo il '68 (a cura di Circolo Gianni Bosio, Odradek, pp. 304, € 18,00) nasce dall’osservazione di un paradosso. Uno degli effetti del ‘68 sulla storiografia è stato senz’altro quello di contribuire a mettere in discussione una storia fatta di gruppi dirigenti; eppure, il ‘68 stesso ha generato una storiografia e una memorialistica che in larga misura mettono al centro proprio il protagonismo dei leader e dei gruppi dirigenti.
Per questo, al termine di un corso di storia orale cominciato presso la Libera Università di Roma e proseguito poi con il Circolo Gianni Bosio, si pensato di andare a cercare le storie di quelli che stavano’seduti in fondo nelle assemblee e sfilavano nelle ultime file dei cortei,’e senza i quali il ‘68 non ci sarebbe stato.
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