Ghadir Future Foundation
http://www.gffitalia.org
Link presente nelle categorie:
Durante il regime talebano una giovane donna, Fatimà, insegnava a rischio della vita nelle cantine di Ghazni, tra Kabul e Kandahar, per alfabetizzare le ragazze, alle quali era vietato andare a scuola.
Anche per molti giovani quel periodo è stato molto difficile; lo stesso fratello di Fatimà, Qorbanalì, fu costretto ad abbandonare il suo paese per motivi politici, e venire in Italia.
Qui però trova le idee e l'appoggio per poter realizzare il sogno di Fatimà, quello cioè di ampliare la sua attività e rendere finalmente ufficiale il suo impegno.
Questo diventa possibile dopo la caduta del regime talebano: è nel 2002 che i tre fratelli, Fatimà, Qorbanalì e Abdulraziqh fondano la ONG Ghadir Future Foundation, con sedi a Ghazni e Kabul.
Dopo la caduta dei Talebani, infatti, per tutte quelle ragazze private del diritto allo studio dalla Sharia talebana, è venuto meno il divieto ma non la condizione di analfabetismo.
È proprio per colmare questa grave lacuna, e combattere l'idea ormai consolidata di inutilità dell'istruzione per le donne, che il progetto della G.F.F. trova il suo massimo impegno, con la nascita dei "corsi di alfabetizzazione" nei villaggi di Ghazni.
Durante il primo anno di attività la G.F.F. è da sola, il primo sostegno dall'estero viene dato dall'Italia, dalla Facoltà di Sociologia, Cattedra di Antropologia Culturale dell'Università di Roma "La Sapienza".
È grazie a questa collaborazione che Qorbanalì trova un'ulteriore slancio, quello che porta alla creazione, nell'ottobre 2004, della G.F.F. Italia Onlus, destinata al sostegno delle attività della Ghadir Future Foundation.
Nel frattempo, in Afghanistan, la naturale conoscenza del territorio si arricchisce con l'attività d'insegnamento e permette a G.F.F. di prendere coscienza che altri diritti sono stati negati al popolo afgano e lo sono tuttora.
Questa consapevolezza ha portato a decidere di provare a farsi carico anche in questo caso, dove possibile, delle necessità individuate.
Anche per molti giovani quel periodo è stato molto difficile; lo stesso fratello di Fatimà, Qorbanalì, fu costretto ad abbandonare il suo paese per motivi politici, e venire in Italia.
Qui però trova le idee e l'appoggio per poter realizzare il sogno di Fatimà, quello cioè di ampliare la sua attività e rendere finalmente ufficiale il suo impegno.
Questo diventa possibile dopo la caduta del regime talebano: è nel 2002 che i tre fratelli, Fatimà, Qorbanalì e Abdulraziqh fondano la ONG Ghadir Future Foundation, con sedi a Ghazni e Kabul.
Dopo la caduta dei Talebani, infatti, per tutte quelle ragazze private del diritto allo studio dalla Sharia talebana, è venuto meno il divieto ma non la condizione di analfabetismo.
È proprio per colmare questa grave lacuna, e combattere l'idea ormai consolidata di inutilità dell'istruzione per le donne, che il progetto della G.F.F. trova il suo massimo impegno, con la nascita dei "corsi di alfabetizzazione" nei villaggi di Ghazni.
Durante il primo anno di attività la G.F.F. è da sola, il primo sostegno dall'estero viene dato dall'Italia, dalla Facoltà di Sociologia, Cattedra di Antropologia Culturale dell'Università di Roma "La Sapienza".
È grazie a questa collaborazione che Qorbanalì trova un'ulteriore slancio, quello che porta alla creazione, nell'ottobre 2004, della G.F.F. Italia Onlus, destinata al sostegno delle attività della Ghadir Future Foundation.
Nel frattempo, in Afghanistan, la naturale conoscenza del territorio si arricchisce con l'attività d'insegnamento e permette a G.F.F. di prendere coscienza che altri diritti sono stati negati al popolo afgano e lo sono tuttora.
Questa consapevolezza ha portato a decidere di provare a farsi carico anche in questo caso, dove possibile, delle necessità individuate.