Da APCom del 21/03/2006
ILARIA ALPI/ TAORMINA: MACCHINA DISINFORMAZIONE DI NUOVO IN MOTO
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Carlo Taormina prosegue poi sottolineando che "quanto al dispaccio Ansa secondo il quale Ilaria, poco prima di morire, riferì alla madre 'stavolta è quasi una vacanza', frase attribuita da 'Primo piano' alla vedova Hrovatin che l'avrebbe riferita in epoca successiva, il giornalista di Rai3 dovrebbe allora spiegare come avrebbe potuto tale affermazione materializzarsi in un comunicato Ansa del 20 marzo 1994, ore 18:14. Sorvoliamo poi, per carità di patria, sulla circostanza che lo stesso Giorgio Alpi ebbe a fornire il dispaccio alla magistratura, evidentemente accreditandone la veridicità". "Riguardo infine al rapporto del poliziotto somalo Shermarke, ancora accreditato dall'avvocato D'Amati davanti alle telecamere di 'Primo piano' - insiste il presidente della Commissione - trattasi di documento dai contenuti palesemente falsi, al punto da asserire, fra l'altro, che i due giornalisti sarebbero stati uccisi alle 12:30 ora di Mogadiscio, mentre la signora Alpi ha sempre riferito da aver ricevuto l'ultima telefonata dalla figlia due ore dopo tale orario. La stessa signora Alpi ebbe a lamentarsi nel mio ufficio, di fronte a testimoni, del fatto che il suo legale continuasse ad accreditare le false ricostruzioni che volevano la figlia presente a Mogadisico la mattina del 20 marzo, quando invece i due giornalisti erano notoriamente ancora in viaggio di ritorno da Bosaso". "Devo constatare con amarezza - è la sua conclusione - che lo stato dell'informazione nel nostro Paese è penoso, e il cinismo di chi continua a speculare sulla morte di due giovani è semplicemente ributtante. Dispiace solo che tutto questo debba avvenire col denaro dei cittadini, e in spregio della verità".
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