Da La Repubblica del 31/03/2006
MAFIA: AVV. TRAINA, CERCARE AL DI SOPRA DI PROVENZANO
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"Sono convinto - sottolinea il penalista - che da qualche tempo e non da poco Provenzano non ci sia piu', ma con la mia intervista ho voluto richiamare soprattutto l'attenzione sulla possibilita' che ci siano altre persone, ancor piu' potenti, a capo di Cosa nostra".
L'avvocato Traina ha poi raccontato i quindici anni in cui ha difeso il boss mafioso nelle aule di giustizia di Palermo: "Ero stato incaricato dalla vecchia madre - ha detto - ho limitato la mia difesa solo ai processi e alle udienze tenute a Palermo, perche' la famiglia non era in condizioni di affrontare le spese per le numerosissime udienze in trasferta.
Cinque anni fa, poi, la famiglia, che gestisce una lavanderia, ha ritenuto mantenere il mio incarico uno sforzo insostenibile.
Lo trovo singolare, ma e' la realta'".
Davanti alla platea riunita al cinema politecnico Fandango di Roma per vedere la proiezione de 'Il fantasma di Corleone', il legale ha evidenziato la necessita' di "mantenere integra, anzi intensificare, l'attenzione su Provenzano, ma la dimensione della mafia non e' quella folcloristica e minimale che viene diffusa oggi. C'e' un gravissimo contrasto tra la dimensione di un uomo che, come sembra sia vero, per essere ricoverato a Marsiglia ricorre al 'moduletto' per non pagare le spese sanitarie e quella di una organizzazione criminale che e' una delle holding piu' ricche al mondo".
L'avvocato Traina ha poi raccontato i quindici anni in cui ha difeso il boss mafioso nelle aule di giustizia di Palermo: "Ero stato incaricato dalla vecchia madre - ha detto - ho limitato la mia difesa solo ai processi e alle udienze tenute a Palermo, perche' la famiglia non era in condizioni di affrontare le spese per le numerosissime udienze in trasferta.
Cinque anni fa, poi, la famiglia, che gestisce una lavanderia, ha ritenuto mantenere il mio incarico uno sforzo insostenibile.
Lo trovo singolare, ma e' la realta'".
Davanti alla platea riunita al cinema politecnico Fandango di Roma per vedere la proiezione de 'Il fantasma di Corleone', il legale ha evidenziato la necessita' di "mantenere integra, anzi intensificare, l'attenzione su Provenzano, ma la dimensione della mafia non e' quella folcloristica e minimale che viene diffusa oggi. C'e' un gravissimo contrasto tra la dimensione di un uomo che, come sembra sia vero, per essere ricoverato a Marsiglia ricorre al 'moduletto' per non pagare le spese sanitarie e quella di una organizzazione criminale che e' una delle holding piu' ricche al mondo".
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