Da Ansa del 07/01/2005
Mafia, arrestato presunto capoclan del Gargano
BARI - E' accusato di aver capeggiato un' associazione mafiosa armata finalizzata al controllo economico e 'militare' del territorio garganico e dell' omicidio di due presunti camorristi napoletani il presunto capoclan Francesco Romito, di 62 anni, arrestato dai carabinieri del reparto operativo di Foggia.
A quanto si e' appreso successivamente dai carabinieri, Romito non era latitante: e' stato arrestato dopo che il 20 dicembre scorso la Cassazione ha confermato, rendendola esecutiva, l' ordinanza del Tribunale del Riesame di Bari che aveva ordinato l' arresto dell' indagato accogliendo il ricorso della Dda di Bari contro il provvedimento del gip dello stesso Tribunale che, nel giugno 2004, aveva respinto la richiesta cautelare avanzata dal pm Domenico Seccia nei confronti di Romito. In quell' occasione il gip emise 123 provvedimenti cautelari.
Romito e' accusato del duplice omicidio dei pluripregiudicati di Pollena Trocchia (Napoli) Raffaele Terracciano, di 39 anni, e Aniello Anastasio, di 35, uccisi il 16 febbraio '93, i cui cadaveri in avanzato stato di decomposizione furono trovati il 15 novembre '93 da alcuni speleologi in una grotta in localita' 'Bosco Quarto', alla periferia di San Marco in Lamis (Foggia). Sui cadaveri, recuperati ad una profondita' di circa 80 metri, furono trovate tracce di proiettili verosimilmente sparati con fucili a canne mozze.
A quanto si e' appreso successivamente dai carabinieri, Romito non era latitante: e' stato arrestato dopo che il 20 dicembre scorso la Cassazione ha confermato, rendendola esecutiva, l' ordinanza del Tribunale del Riesame di Bari che aveva ordinato l' arresto dell' indagato accogliendo il ricorso della Dda di Bari contro il provvedimento del gip dello stesso Tribunale che, nel giugno 2004, aveva respinto la richiesta cautelare avanzata dal pm Domenico Seccia nei confronti di Romito. In quell' occasione il gip emise 123 provvedimenti cautelari.
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