Da Il Tempo del 17/06/2006

Henry John Woodcock

DALLE TANGENTI INAIL AL VIP GATE

I casi da terremoto del magistrato-mastino. Il trentanovenne sostituto procuratore di Potenza: «Non parlo mai delle mie inchieste»

«NON parlo mai delle mie inchieste» ha tagliato corto ieri sera il magistrato Woodcock bersagliato dai giornalisti. Ha 39 anni, è di padre inglese e madre napoletana, il sostituto procuratore del Tribunale di Potenza, soprannominato mastino, è titolare di tante clamorose inchieste. Tra le più eclatanti quella nota come «Vip-gate» che nel dicembre del 2003 portò all'iscrizione nel registro degli indagati di 78 persone tra cui politici, due ministri, personaggi dello spettacolo e del giornalismo, funzionari di Ministeri, Comuni, enti pubblici per una serie di reati che andavano dall'associazione per delinquere per la turbativa di appalti all'estorsione, alla corruzione, al millantato credito ed al favoreggiamento. Un'inchiesta che si concluse con l'archiviazione degli indagati più noti ma alcuni fascicoli sono ancora aperti in altre Procure. Il Vip gate era un filone di una precedente indagine incentrata sulle «tangenti Inail» e sulle «tangenti del petrolio» del maggio dell'anno precedente che aveva decapitato i vertici nazionali dell'Inail e coinvolto anche politici lucani di primo piano. Nella carriera di Henry John Woodcock, il primo arresto eccellente fu quello dell'ex senatore Ds e sindaco di Castellaneta (Ta), Rocco Loreto, finito in manette il 4 giugno del 2001 per calunnia e violenza privata nei confronti di un magistrato della Procura di Taranto. Nel 2002 l’exploit Inail. Woodcock scopre un presunto giro di mazzette per appalti per la realizzazione di sedi dell'Inail ad Avellino, a Villa d'Agri (Pz) ed in altre città d'Italia. È un terremoto giudiziario. Il secondo troncone dell'inchiesta-Inail porta, nel settembre successivo, alle tangenti dell'oleodotto di Viggiano che coinvolge imprenditori e funzionari dell'Eni. Altre 17 persone vengono arrestate. Poi l'inchiesta Vip-Gate del dicembre del 2003 con 78 indagati nata da elementi raccolti proprio durante gli interrogatori dell'inchiesta-Inail e che riguardano vicende a larghissimo raggio. Vicende prevalentemente avvenute a Roma, ragion per cui il gip Gerardina Romaniello, negò per incompetenza territoriale i 56 provvedimenti restrittivi, di cui 21 in carcere, 26 ai domiciliari e 9 impedienti le pubbliche funzioni o l'esercizio di attività private. Altra clamorosa inchiesta il 22 novembre del 2004, «Iene 2», sui legami tra criminalità, politica e affari nella gestione degli appalti in Basilicata e che ha provocato un nuovo terremoto politico. Cinquantadue gli arresti eseguiti dai Carabinieri del Ros. Gran parte degli arrestati sono ora in libertà. L'ultima inchiesta che ha portato il magistrato potentino alla ribalta è il Somalia-Gate, sfociata in 17 arresti della Polizia il 6 maggio. È stato scoperto un sistema di truffe ai danni di imprenditori di varie parti d'Italia che venivano raggirati.

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