Da Agi del 24/06/2006
SOMALIA: RAFFAELLI, POTREMMO ESSERE A UNA SVOLTA
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La sconfitta dei signori della guerra somali a Mogadiscio potrebbe costituire una svolta per il processo di pace in Somalia, dopo quindici anni di violenze e di anarchia. E' l'opinione di Mario Raffaelli, rappresentante per l'Italia nel gruppo di contatto per il processo di pace nel Paese del Corno d'Africa. Il diplomatico non crede che la milizia delle Corti islamiche, che ora controlla vaste aree nel sud del Paese, stia pensando a istituire un governo ultraradicale, come lo fu quello dei talebani in Afghanistan.
"Vi e' uno spiraglio reale, perche' la sconfitta dei signori della guerra rende la situazione non piu' facile, ma certamente piu' semplice. I signori della guerra erano un fattore di destabilizzazione", ha spiegato Raffaelli in un'intervista concessa alla Reuters ieri sera. "Vi saranno certamente molti problemi, ma per la prima volta siamo a un vero punto di svolta", ha aggiunto riferendosi alle prime intese negoziali raggiunte giovedi' a Khartum tra la delegazione delle Corti islamiche e il governo di transizione somalo.
I signori della guerra, cacciati da Mogadiscio il 5 di giugno, avevano avuto l'appoggio degli Stati Uniti -mai confermato ma neanche smentito da Washington- che ora sono pronti a dialogare con i vincitori pur di evitare che il Paese diventi un covo di terroristi. Su questo punto Raffaelli non si e' sbilanciato: "Chiunque avesse appoggiato questa gente commise un errore perche' il risultato fu proprio quello di accrescere la capacita' dei radicali di giocare un ruolo a Mogadiscio".
"Vi e' uno spiraglio reale, perche' la sconfitta dei signori della guerra rende la situazione non piu' facile, ma certamente piu' semplice. I signori della guerra erano un fattore di destabilizzazione", ha spiegato Raffaelli in un'intervista concessa alla Reuters ieri sera. "Vi saranno certamente molti problemi, ma per la prima volta siamo a un vero punto di svolta", ha aggiunto riferendosi alle prime intese negoziali raggiunte giovedi' a Khartum tra la delegazione delle Corti islamiche e il governo di transizione somalo.
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