Da Reuters del 11/03/2005
Mafia, 84 arresti a Palermo, sgominato vertice mandamento
ROMA - La polizia di Palermo ha eseguito questa notte 84 ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione, ricettazione, rapina e traffico di droga, neutralizzando il vertice del vasto "mandamento" mafioso San Lorenzo.
Lo riferiscono fonti giudiziarie.
Gli arresti eseguiti nella notte dalla squadra mobile del capoluogo siciliano hanno "sgominato il vertice" di uno dei mandamenti più vasti della città -- comprende anche i territori di Capaci, Carini e Isola delle Femmine -- capeggiato dal boss Salvatore Lo Piccolo e dal figlio Sandro, che rimangono tuttora latitanti.
Le ordinanze sono state firmate dal gip della procura di Palermo Domenico Viola su richiesta dei pm Domenico Gozzo, Gaetano Paci e Annamaria Picozzi, e sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Alfredo Morvillo e del capo della procura Piero Grasso.
I reati contestati sono, tra gli altri, associazione mafiosa, estorsione continuata e aggravata, ricettazione, furto, rapina e commercio di sostanze stupefacenti.
Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu si è complimentato oggi con le forze dell'ordine per la riuscita dell'operazione.
"Mi rallegro con il capo della polizia (Giovanni) De Gennaro e tutti i suoi collaboratori (per) un'autentica retata antimafia, preparata scrupolosamente sotto la direzione dell'autorità giudiziaria ed eseguita perfettamente dalla polizia", dice Pisanu in una nota.
Pisanu ha sottolineato che molti dei recenti successi contro la criminalità organizzata sono da attribuire a un migliore coordinamento tra le forze dell'ordine, polizia, carabinieri e guardia di finanza che condividono "analisi, strategie e modalità di intervento".
Lo riferiscono fonti giudiziarie.
Gli arresti eseguiti nella notte dalla squadra mobile del capoluogo siciliano hanno "sgominato il vertice" di uno dei mandamenti più vasti della città -- comprende anche i territori di Capaci, Carini e Isola delle Femmine -- capeggiato dal boss Salvatore Lo Piccolo e dal figlio Sandro, che rimangono tuttora latitanti.
Le ordinanze sono state firmate dal gip della procura di Palermo Domenico Viola su richiesta dei pm Domenico Gozzo, Gaetano Paci e Annamaria Picozzi, e sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Alfredo Morvillo e del capo della procura Piero Grasso.
I reati contestati sono, tra gli altri, associazione mafiosa, estorsione continuata e aggravata, ricettazione, furto, rapina e commercio di sostanze stupefacenti.
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