New York - Una ventina di persone sono state arrestate dall'FBI a New York in quella che è stata definita dalle autorità locali la più vasta retata contro Cosa Nostra dai tempi di John Gotti, il boss del clan dei Gambino finito in cella negli anni Novanta.

Gli arrestati facevano parte, secondo l'accusa, di tre "famiglie" mafiose, ma per la maggior parte erano membri dell'organizzazione dei Gambino. Tra loro figura anche il presunto capo reggente del clan, l'italo-americano Arnold Squitieri.

Nei 53 capi d'imputazione che accompagnano gli arresti sono elencati reati che vanno dall'estorsione al racket, dal gioco d'azzardo al riciclaggio. Un agente dell'FBI è riuscito a infiltrarsi nell'organizzazione e, secondo quanto hanno reso noto gli investigatori, al momento in cui sono scattati gli arresti era arrivato a un passo dall'essere accolto formalmente dentro Cosa Nostra .

La famiglia del crimine dei Gambino, ha, da sempre, sviluppato legami con il traffico di narcotici, con il racket, le estorsioni - per citare solo alcune delle attività in cui erano implicati – che hanno fruttato milioni di dollari di profitto ogni anno. Le forze dell'ordine stimano che la famiglia Gambino consista, approssimativamente in 200 membri, e circa 800 associazioni e che operi in cinque circoscrizioni elettorali di New York City, e in molte altre città d'America: Hartford, Connecticut, Atlantic City e Newark, in New Jersey, Miami, Florida, Atlanta, Georgia, San Francisco, California, Los Angeles, Las Vegas, Nevada, Baltimore, Maryland.