Da redazione del 13/07/2006
Libertà.it
Eversione - Dieci arresti in Sardegna
I gruppi eversivi agivano sull'isola dal 2002
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CAGLIARI - Dieci persone arrestate e altre 44 indagate per associazione con finalità eversive, ritenute responsabili di una trentina di attentati compiuti negli ultimi anni in Sardegna. A sgominare questa frangia del terrorismo isolano, e in particolare a identificare gli aderenti a due sigle, Oir e Npc, cioè Organizzazione Indipendentista Rivoluzionaria, e Nuclei Proletari per il Comunismo, sono stati gli agenti della Digos, al termine di una vasta operazione coordinata dalla Procura distrettuale di Cagliari e dalla direzione centrale della polizia di prevenzione. Una centrale terroristica, che aveva base a Sassari e legami con Nuoro. Ieri sono scattate le manette e decine di perquisizioni che hanno portato al sequestro di molto materiale, compresi documenti inediti. I dieci finiti in manette sono tutte persone apparentemente insospettabili e, soprattutto, di diverse fasce sociali.
Le sigle Oir e Npc avevano fatto la loro prima comparsa a Nuoro, nel settembre 2002, compiendo contemporaneamente due attentati dinamitardi ai danni dell'Associazione industriali e dell'ufficio territoriale del governo. Negli ultimi quattro anni hanno rivendicato oltre 30 attentati dinamitardi e incendiari compiuti in Sardegna ai danni di sedi sindacali, economiche, politiche e istituzionali. Le modalità sono simili in tutti gli episodi:un tubo metallico con dentro una sostanza esplosiva tipo gelatina innescata con miccia. Tra le iniziative più eclatanti, il collocamento di un ordigno esplosivo a Porto Rotondo nell'agosto 2004, durante la presenza dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del premier inglese Tony Blair, per quella che venne definita la "campagna d'estate" contro il "paradiso delle vacanze".
Alle due organizzazioni sono riconducibili anche diversi attentati compiuti nei confronti delle abitazioni e degli uffici di alcuni parlamentari sardi; più recentemente le due sigle avevano rivendicato gli attentati dinamitardi ai danni del tribunale di Oristano, della sede Cisl di Nuoro e della caserma della brigata Sassari.
Le indagini effettuate dalle Digos della Sardegna hanno evidenziato gli stretti collegamenti fra i settori più radicali dell'indipendentismo e del marxismo-leninismo sardo e il coinvolgimento di alcuni indagati in tentativi di autofinanziare l'attività dell'organizzazione attraverso rapine.
L'avvio operativo dei gruppi terroristici sarebbe avvenuto nel 2000, proprio quando venne messa a segno una rapina a Luras che servì, secondo gli inquirenti, al finanziamento di Oir e Npc. Anche se gli aderenti alle due sigle sono connotati da idee simili ma parallele: gli adepti nell'Npc erano maggiormente legati a temi marxisti-leninisti, mentre quelli aderenti all'Oir avrebbero caratteristiche vicino alla linea indipendentista. «L' operazione di oggi in Sardegna - ha commentato il ministro dell'Interno, Giuliano Amato - è importante perché ha permesso di metterci finalmente al sicuro nei confronti di questa criminalità eversiva di minore impatto rispetto alle brigate rosse, ma che, tuttavia, era venuta seminando piccoli episodi in questi anni».
Le sigle Oir e Npc avevano fatto la loro prima comparsa a Nuoro, nel settembre 2002, compiendo contemporaneamente due attentati dinamitardi ai danni dell'Associazione industriali e dell'ufficio territoriale del governo. Negli ultimi quattro anni hanno rivendicato oltre 30 attentati dinamitardi e incendiari compiuti in Sardegna ai danni di sedi sindacali, economiche, politiche e istituzionali. Le modalità sono simili in tutti gli episodi:un tubo metallico con dentro una sostanza esplosiva tipo gelatina innescata con miccia. Tra le iniziative più eclatanti, il collocamento di un ordigno esplosivo a Porto Rotondo nell'agosto 2004, durante la presenza dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del premier inglese Tony Blair, per quella che venne definita la "campagna d'estate" contro il "paradiso delle vacanze".
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