Da La Nazione del 08/04/2005

Le Brigate rosse minacciano il ministro Gasparri: 'Sei morto'

''Gasparri sei morto'': questa la minaccia contenuta nella lettera a firma 'Brigate rosse Pcc colonna Mario Galesi' ricevuta dal ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri, a casa lunedi' scorso.


Il testo del volantino, che si apre con il disegno della stella a cinque punte, ''esterna le aspettative del movimento proletario di resistenza offensivo'' e ricorda ''i militanti e combattenti catturati'' dai ''mercenari del fascista Pisanu''. ''Riteniamo tutti i compagni imprigionati - dice ancora il volantino, scritto in stampatello - ostaggi nelle mani del nemico e sapremo trattare eventuali ritorsioni per quello che sono crimini di guerra''.

'E' nostra intenzione stanare dai covi di partito - prosegue il testo - gli agenti controrivoluzionari che volutamente mascherati da quasi tutti i partiti dell' 'arco costituzionale' rappresentano ancora gli interessi economici-strategici globali dell'imperialismo''. ''Le avanguardie comuniste hanno individuato principalmente il serbatoio finale del lugubre potere democristiano. Ebbene: a costoro che rappresentano la congrega clerico-fascista, bieca e reazionaria al soldo delle multinazionali, non concederemo tregua''. ''Questi criminali - si dice ancora - verranno braccati e giudicati secondo i canoni della giustizia proletaria''.


Il volantino si chiude con una dichiarazione di propositi: ''intendiamo mobilitare la piu' vasta e unitaria iniziativa armata per l'ulteriore crescita della guerra di classe per il comunismo. Estendere ed intensificare l'attacco allo Stato imperialista delle multinazionali. Disarticolare le strutture i progetti della borghesia imperialista attaccando il personale politico-economico-militare che ne e' l'espressione''. ''Onore al compagno Galesi''. ''Gasparri sei morto!''.

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