Da La Repubblica del 27/11/2006

Pecoraro Scanio: 'Falsi dossier per attaccare i partiti'

Caso Scaramella, le reazioni politiche in Italia

L' Unione chiede al governo di riferire in parlamento sull' omicidio dell' ex spia russa avvelenata a Londra - Presto saranno in Italia agenti di Scotland Yard per interrogare Scaramella e il fratello

ROMA - «C' è stato, nella precedente legislatura, un tentativo di attaccare forze dell' opposizione con falsi dossier», ipotizza il ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. «L' ex presidente della commissione Mitrokhin Paolo Guzzanti, ora dovrà spiegare parecchie cose», rincara Pino Sgobio del Pdci. Dopo la pubblicazione su Repubblica delle interviste agli ex agenti del Kgb Euvgenji Limarev e Aleksandr Litvinenko, il centrosinistra parte all' attacco contro il senatore di Forza Italia e chiede al governo di chiarire una vicenda «dai contorni torbidi», in cui si sono intrecciati il lavoro di una commissione parlamentare e oscure trame di servizi segreti stranieri. «Sono esterrefatto», dice il presidente dei Verdi, partito che, secondo il racconto di Litvinenko, è stato oggetto di più di un' attenzione da parte di Mario Scaramella, ex consulente della commissione Mitrokhin. «C' è stato un tentativo di inventare falsi e sporchi dossier per attaccare forze del centrosinistra usando denaro pubblico - spiega Pecoraro Scanio - bisogna porre rimedio al degrado di questo spionaggio illegale a cui ci ha abituato il centrodestra». Scaramella, napoletano come il ministro dell' Ambiente, era ben noto al presidente dei Verdi, che ora ne parla come di «un personaggio giudicato inaffidabile da più di una persona». Il gruppo parlamentare dei Verdi alla Camera presenterà un' interrogazione al ministro degli Interni Amato, «affinchè venga fatta piena luce sul perché Scaramella fosse ossessionato dall' acquisizione di informazioni, da parte dell' ex spia del Kgb Litvinenko, sui Verdi e sul presidente nazionale». «Non vorrei - si domanda il capogruppo Angelo Bonelli - che fossimo di fronte ad un oscuro disegno, che passava per la commissione Mitrokhin, di intorbidire la normale attività dei partiti». «Ce ne è abbastanza - sottolineano Bruno Mellano della Rosa nel pugno e Igor Boni del comitato nazionale Radicali - perché il governo riferisca nel più breve tempo possibile in parlamento sulla vicenda. Magari facendo ammenda per non aver partecipato ai funerali della giornalista Politkovskaja». L' ex spia cita nell' intervista anche il segretario dei comunisti italiani Diliberto e l' europarlamentare del partito, Marco Rizzo, chiede che «venga chiarita la torbida vicenda che ruota attorno alla Mitrokhin e il ruolo dei suoi consulenti». «Dalle rivelazioni di Repubblica - spiega Sgobio del Pdci - emerge un quadro di manovre torbide della commissione. C' è da domandarsi - aggiunge - se quelle strutture segrete siano ancora operative e intrecciate con altre centrali spionistiche scoperte di recente». Gaffe della senatrice Manuela Palermi, sempre dei comunisti italiani, che chiede a Guzzanti di dimettersi dalla presidenza dalla commissione Mitrokhin che non esiste più. Intanto, detective di Scotland Yard voleranno presto a Roma per sentire persone che possano avere informazioni sulla morte di Aleksandr Litvinenko e che lo videro prima che egli finisse in ospedale. Lo scrive il Sunday Telegraph, per il quale fonti della sicurezza britannica ritengono che agenti russi - forse una sezione "deviata" - possano essere dietro l' avvelenamento radioattivo dell' ex agente Kgb. L' antiterrorismo britannico vuole parlare con Mario Scaramella, l' ex consulente della commissione Mitrokhin che pranzò con Litvinenko al sushi bar dove l' ex spia fu avvelenata con il «polonio 210». Scotland Yard, probabilmente, interrogherà anche il fratello 24enne dell' ex 007 ucciso, Maxim Litvinenko che da anni vive in Italia dove studia da manager.

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