Da La Repubblica del 22/11/2006
giallo a londra
La mafia per uccidere Anna
L' ex agente Litvinenko, avvelenato a Londra, aveva incontrato la giornalista dissidente Politkovskaja - Il figlio della Politkovskaja: mia madre vide Litvinenko
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LONDRA - Pallido, smunto, uno sguardo disperato negli occhi e neanche un capello in testa: così appare, fotografato sul suo letto d' ospedale Aleksandr Litvinenko, l' ex-agente del Kgb russo ricoverato a Londra per un sospetto avvelenamento. Le condizioni del 43enne ex-agente segreto rimangono gravi: i medici dell' University College Hospital dicono che potrebbero volerci «settimane o mesi» per capire se può sopravvivere. Uno specialista che lo ha visitato, il dottor John Henry, afferma che il veleno somministratogli potrebbe essere «tallio radioattivo», un agente chimico usato per eliminare i topi, mescolato a sostanze radioattive per renderlo ancora più letale. Litvinenko si è sentito male tre settimane fa, al termine di una giornata in cui ha dapprima preso un tè con due russi la cui identità rimane ignota in un albergo di Londra e quindi pranzato in un ristorante giapponese con un amico italiano. Quest' ultimo, Mario Scaramella, consulente della Commissione Mitrokhin che indagò sui legami del Kgb in Italia durante la guerra fredda, ha fornito ieri nuovi dettagli sull' incontro. «Ho fatto vedere ad Aleksandr una email che avevo ricevuto da una fonte russa di nostra comune conoscenza, nella quale venivamo avvertiti che c' era una minaccia di morte contro entrambi da parte di membri della criminalità organizzata di San Pietroburgo, che potrebbero agire d' intesa con il Cremlino», ha raccontato in una conferenza stampa a Roma. «Lui mi ha risposto che non era credibile e non dovevo preoccuparmi». Scaramella ha aggiunto di non avere toccato cibo, nel ristorante giapponese, perché aveva mangiato una pizza poco prima. Gli amici di Litvinenko fanno capire che l' italiano non è sospettato di avere avvelenato l' ex-colonnello del Kgb. Secondo la stessa fonte citata da Scaramella, la mafia di Pietroburgo, forse agli ordini del Cremlino, sarebbe responsabile anche dell' omicidio della giornalista dissidente Anna Politkovskaja. E il figlio della Politkovskaja ha reso noto che sua madre incontrò Litvinenko a Londra pochi mesi prima di essere assassinata. Intanto l' Fsb, il servizio segreto russo successore del Kgb, ha nuovamente smentito, sebbene in modo un po' obliquo, di essere il mandante dell' avvelenamento di Litvinenko: «Quella persona non è abbastanza importante da avvelenare le buone relazioni fra Londra e Mosca», ha dichiarato un portavoce. Ma Boris Berezovskij, l' oligarca russo in esilio a Londra, che aveva preso Litvinenko sotto la sua protezione, non cambia idea: «Non so se ha dato l' ordine Putin o il suo entourage, ma c' è lo zampino di Mosca». (e.f.)
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