Da RaiNews24 del 03/12/2006

Somalia. Sequestrato e rilasciato il giornalista del Corriere della Sera Massimo Alberizzi

L'inviato del Corriere della Sera Massimo Alberizzi, che si trovava in Somalia per seguire l'evolversi della crisi nel Paese, è stato sequestrato per due giorni da guerriglieri delle Corti islamiche e poi rilasciato, oggi. Secondo quanto reso noto dal sito del Corriere della Sera, Alberizzi è stato liberato dai guerriglieri dopo una "discussione interna". Prima di essere consegnato all' Onu Alberizzi è stato trasferito in luoghi diversi, tra cui un aeroporto e un albergo, e ripetutamente interrogato da uomini armati.

L' inviato del Corriere della Sera sta bene e ha già raggiunto Nairobi a bordo di un aereo dell'Onu. Era stato infatti fermato a Mogadiscio da alcuni miliziani e trattenuto per ore in albergo. Alberizzi si trovava nella capitale somala in compagnia del collega di 'Liberazione', Emanuele Piano. Avevano avuto autorizzazione dalle Corti Islamiche di girare per le strade di Mogadiscio, ma mentre si trovavano in città i due sono stati bloccati.

Piano è stato liberato ma è rimasto in zona e ha avvertito la redazione del suo giornale e quella del Corriere, mentre Alberizzi è stato trattenuto. Anche la Farnesina è stata allertata e ha preso contatto con il giornalista, il quale ha comunicato di stare bene avvertendo però di non richiamarlo.

La notte scorsa Alberizzi è rimasto in albergo sotto il controllo dei miliziani, mentre le Corti Islamiche si riunivano per decidere se arrestarlo o meno. Alla fine ha prevalso la linea del non-arresto e dell'espulsione di fatto. Questa mattina è stato portato in aeroporto e alle 15.30 ha preso un volo per Nairobi.
In questi due giorni di paura e tensione Alberizzi ha avuto momenti di terrore soprattutto ieri pomeriggio, quando un gruppo di uomini armati lo ha portato in aeroporto, su una pista deserta, e il giornalista ha temuto che si trattasse di un'esecuzione. Per fortuna la tensione si è stemperata. Alberizzi è stato interrogato sui motivi per cui si trovava in Somalia, è stato riaccompagnato in albergo e tenuto sotto controllo. Quasi agli arresti domiciliari. Poi è stato portato di nuovo in aeroporto. Da qui è partito con un volo Onu verso Nairobi, dove è atterrato poco dopo le 18 ora italiana.

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