Da RaiNews24 del 07/12/2006
Somalia. Corti Islamiche: l'arrivo delle forze Onu scateneranno nuova crisi
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Il dispiegamento di una forza di pace dell'Onu in Somalia - approvato ieri dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu - potrebbe provocare "una nuova crisi" nel Paese. Queste le parole del portavoce delle Corti Islamiche, Abdurahim Muddey.
"Non accetteremo mai la presenza di truppe straniere", ha ribadito Muddey rinnovando la promessa di condurre una jihad contro qualunque forza estera sul suolo somalo.
Al contrario il governo di transizione somalo ha accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio di Sicurezza: "Facciamo appello a un dispiegamento di una missione di pace africana il più presto possibile, per permettere all'esecutivo di svolgere i suoi compiti ed assistere il popolo indonesiano", ha dichiarato il ministro dell'Informazione, Ali Jama.
La Somalia vive in una situazione di guerra civile dal 1991, dopo il rovesciamento del dittatore Siad Barre, e non dispone di un governo centrale dotato di autorità effettiva: l'Esecutivo di transizione, creato nel 2004, si è dimostrato incapace di porre fine al caos e contrastare l'ascesa dei gruppi islamici, che controllano la maggior parte del centro e del sud del Paese.
I negoziati fra le due parti sono stati sospesi sine die dalla fine di ottobre; a completare il quadro la minaccia di intervento armato dell'Etiopia; stando alla risoluzione dell'Onu alla forza internazionale non potranno partecipare truppe dei Paesi vicini.
"Non accetteremo mai la presenza di truppe straniere", ha ribadito Muddey rinnovando la promessa di condurre una jihad contro qualunque forza estera sul suolo somalo.
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