NAPOLI - Mario Scaramella è stato arrestato a Napoli dalla Digos su ordine della procura di Roma all'aeroporto di Capodichino appena sbarcato alle 14,10 dall'aereo proveniente da Londra. L'ex consulente della commissione Mitrokhin è indagato dalla procura di Roma per le ipotesi di reato di traffico di armi, calunnia aggravata e violazione del segreto d'ufficio. Scaramella era stato dimesso dall'University College Hospital di Londra il 6 dicembre ed era rimasto nella capitale britannica per proseguire gli accertamenti relativi alla presunta contaminazione da polonio 210 nel caso dell'omicidio dell'ex spia russa Litvinenko. L'ordine di custodia cautelare era stato emesso già nella prima metà di dicembre, ma gli inquirenti avrebbero preferito assicurarsi che le condizioni di salute di Scaramella fossero soddisfacenti. Per il reato di calunnia aggravata, a Scaramella viene contestato di aver attribuito a un cittadino russo l'organizzazione di attentati in Italia.
SCOTLAND YARD: «NON C'ENTRIAMO» - Scotland Yard non ha nulla a che fare con l'arresto di Mario Scaramella. Fonti della polizia londinese hanno sottolineato che l'arresto del controverso ex-consulente della Commissione Mitrokhin «è una questione delle autorità italiane», non rientra nelle indagini sul mortale avvelenamento radioattivo dell' ex-agente del Kgb Aleksandr Litvinenko e non è assolutamente avvenuto su richiesta della Gran Bretagna.
IN CARCERE A ROMA - Mario Scaramella ha poi lasciato l'aeroporto di Capodichino di Napoli a bordo di un'auto della polizia. L'ex consulente della Commissione Mitrokhin, arrestato in base ad una ordinanza della procura di Roma dagli agenti della Digos della Capitale, è stato trasferito a Regina Coeli. La decisione finale spetterà al magistrato che dovrà stabilire quale sia il sito più indicato anche per le condizioni di salute del consulente.
FIGLI - A Londra sono stati sottoposti ad analisi per accertare un'eventuale contaminazione da polonio 210 anche i due figli di Scaramella. I due bambini stanno comunque bene. Accompagnati dalla madre Francesca Belmonte, i due bambini hanno trascorso in Inghilterra quindici giorni insieme al padre, e sono rientrati sabato a Napoli.