Da Ansa del 04/01/2007

I GIALLI IRRISOLTI DI ROMA, da via Poma a Emanuela Orlandi

ROMA - Sono molti i gialli della capitale rimasti irrisolti oltre a quello della contessa Alberica Filo Della Torre. Non soltanto omicidi senza un colpevole ma anche casi di persone scomparse nel nulla entrati nell'immaginario collettivo.
Tra i delitti che hanno riempito pagine e pagine di cronache cittadine ma anche nazionali, i più noti sono quelli della segretaria Simonetta Cesaroni, di 21 anni, uccisa con 29 colpi di tagliacarte nell'agosto del '90 ( piu' noto come il "delitto di via Poma") e della commercialista Antonella Di Veroli, di 47 anni, uccisa con un colpo d'arma da fuoco e soffocata nell' aprile '94 (noto come il ''delitto dell'armadio" dove il corpo fu ritrovato).
Sebbene siano passati quasi 24 anni, ciclicamente si torna a parlare di una traccia o di una pista investigativa che possa ricondurre ad Emanuela Orlandi. Il 22 giugno del 1983 la ragazza scompare e nonostante gli interventi del papa, gli appelli dell'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini e le tante versioni di Ali Agca, l'attentatore di Giovanni Paolo II, che fornì una ridda di versioni sul rapimento, non si è mai approdato a nulla.
Clamorosa fu la scomparsa, il 15 aprile del 1987, dell'economista Federico Caffé, del quale si ipotizzarono il suicidio, il ritiro in monastero e la fuga volontaria e solitaria. Il 22 giugno 1993 sparì un bambino di 11 anni, Domenico Nicitra, insieme con lo zio Francesco, fratello del padre, Salvatore Nicitra, imputato al processo per i delitti commessi dalla Banda della Magliana. Il 2 luglio del 1994 fu la volta del consigliere della Corte d'Appello di Roma Paolo Adinolfi, 53 anni. Anche qui molte le piste seguite: un malore, la perdita della memoria, un rapimento legato ad alcuni casi di cui si era occupato come giudice fallimentare.
A Velletri, a quaranta chilometri da Roma, a sparire fu il 12 settembre del 1990 Davide Cervia, 31 anni, tecnico di armi elettroniche, ex sottufficiale nella marina militare. Stava tornando a casa. L'attività svolta sugli apparati di intercettazione radar e su tutti quelli di guerra elettronica delle navi fecero ipotizzare anche un caso di spionaggio militare internazionale. Si era ad un mese dallo scoppio della prima guerra del Golfo.

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