Da Ansa del 29/01/2007
PROIETTILE CALIBRO 9 AL GIUDICE LUPACCHINI
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ROMA - Non sarebbe un bossolo ma un proiettile quello recapitato, in busta chiusa, al ministero della Giustizia, all'indirizzo del magistrato Otello Lupacchini. Il proiettile risulta essere di calibro 9, utilizzato per quelle che in gergo comune vengono definite "armi da guerra". Ad indagare sull'episodio - si è inoltre appreso - sono i poliziotti penitenziari del reparto sicurezza e scorte del ministero della Giustizia.
Un bossolo di proiettile è stato trovato anche in una busta indirizzata ad Otello Lupacchini presso la casa editrice Koiné Nuove Edizioni, che un paio di mesi fa ha pubblicato l'ultimo libro del magistrato. Il volume - "Dodici donne un solo assassino, da Emanuela Orlandi a Simonetta Cesaroni" - è stato scritto insieme al giornalista Max Parisi. In precedenza, con la stessa casa editrice, Lupacchini ha pubblicato "Banda della Magliana. Alleanza tra mafiosi, terroristi, spioni, politici, prelati..." e "Il ritorno delle Brigate Rosse, una sanguinosa illusione". Max Parisi, interpellato dall'Ansa, ha detto di aver ricevuto una decina di giorni fa una telefonata al suo cellulare con minacce di morte. "All'epoca non gli ho dato la rilevanza che forse meritava e ho pensato a uno scherzo di pessimo gusto - ha detto - ma ora, visto il proiettile indirizzato a Lupacchini, ho deciso di denunciare il fatto alla polizia".
Un bossolo di proiettile è stato trovato anche in una busta indirizzata ad Otello Lupacchini presso la casa editrice Koiné Nuove Edizioni, che un paio di mesi fa ha pubblicato l'ultimo libro del magistrato. Il volume - "Dodici donne un solo assassino, da Emanuela Orlandi a Simonetta Cesaroni" - è stato scritto insieme al giornalista Max Parisi. In precedenza, con la stessa casa editrice, Lupacchini ha pubblicato "Banda della Magliana. Alleanza tra mafiosi, terroristi, spioni, politici, prelati..." e "Il ritorno delle Brigate Rosse, una sanguinosa illusione". Max Parisi, interpellato dall'Ansa, ha detto di aver ricevuto una decina di giorni fa una telefonata al suo cellulare con minacce di morte. "All'epoca non gli ho dato la rilevanza che forse meritava e ho pensato a uno scherzo di pessimo gusto - ha detto - ma ora, visto il proiettile indirizzato a Lupacchini, ho deciso di denunciare il fatto alla polizia".
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