Da Corriere della Sera del 06/02/2007

Scalzone, serenata per l’ex br Persichetti

ROMA— Lo aveva annunciato: «Farò l’agitatore itinerante». Oreste Scalzone ha cominciato già ieri a Giano dell’Umbria, prima uscita pubblica da libero cittadino (grazie alla prescrizione dei 9 anni presi per associazione sovversiva e banda armata) e non ha misurato le parole. «Non sono un non violento assoluto», ha detto di sé l’ex leader di Potere Operaio. «Se domani ci fosse una insurrezione io probabilmente sarei pronto a sparare dietro una barricata». Avvertiti gli intellettuali della sinistra («Se pensano di trattarmi con condiscendenza si comprino tanta camomilla») Scalzone ha proseguito così: «Non voglio diventare deputato come molti parenti delle vittime, questo è il fondo dell’abiezione. Non è il massimo della dignità pensare di non poter vivere senza andare nel teatrino della politica». Quindi si è presentato con fisarmonica a tracolla fuori dal carcere di Viterbo per una serenata (Addio
Lugano bella) all’amico ex terrorista Paolo Persichetti «rinchiuso da 4 anni senza mai un permesso premio».

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