Da redazione del 24/11/2004
Fonte: www.filibertoputzu.it
Ciampi grazia il sardo Graziano Mesina
News presente nelle categorie:
«Ci crederò quando mi chiameranno e mi scarcereranno».
Appare sopreso Graziano Mesina commentando la notizia che il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi vuole farlo tornare libero.
Il «bandito» sardo, re dei sequestri di persona, ha appreso dalla tv dell'intenzione del Quirinale di concedergli la grazia.
Il presidente della Repubblica ha annunciato anche di voler graziare anche Ovidio Bompressi condannato per l'omicidio del Commissario Luigi Calabresi, delitto per cui è in carcere anche l'ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri, ma il ministro della Giustizia Roberto Castelli si è opposto.
Per questo Ciampi si è riservato la decisione.
Oltre a Mesina sono stati graziati da Ciampi anche Aldo Orrù e Luigi Pellè.
Luigi Pellè, ex carabiniere in forza alla Dia, stava scontando una condanna per omicidio, per aver ucciso un giovane che stava rubando un'automobile. I fatti avvennero il 18 aprile del 1993. Svegliato all'alba da rumori provenienti dalla strada, Pellè notò, dalla sua abitazione di via Romania, a Torvajanica, tre giovani intenti a rubare un'auto. L'ex agente prese la pistola d'ordinanza e sparò alcuni colpi, ma uno di questi raggiunse Giuseppe Celiani, di 17 anni. Il ragazzo morì dopo un mese di coma.
Appare sopreso Graziano Mesina commentando la notizia che il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi vuole farlo tornare libero.
Il «bandito» sardo, re dei sequestri di persona, ha appreso dalla tv dell'intenzione del Quirinale di concedergli la grazia.
Il presidente della Repubblica ha annunciato anche di voler graziare anche Ovidio Bompressi condannato per l'omicidio del Commissario Luigi Calabresi, delitto per cui è in carcere anche l'ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri, ma il ministro della Giustizia Roberto Castelli si è opposto.
Per questo Ciampi si è riservato la decisione.
Oltre a Mesina sono stati graziati da Ciampi anche Aldo Orrù e Luigi Pellè.
Luigi Pellè, ex carabiniere in forza alla Dia, stava scontando una condanna per omicidio, per aver ucciso un giovane che stava rubando un'automobile. I fatti avvennero il 18 aprile del 1993. Svegliato all'alba da rumori provenienti dalla strada, Pellè notò, dalla sua abitazione di via Romania, a Torvajanica, tre giovani intenti a rubare un'auto. L'ex agente prese la pistola d'ordinanza e sparò alcuni colpi, ma uno di questi raggiunse Giuseppe Celiani, di 17 anni. Il ragazzo morì dopo un mese di coma.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
Grazianeddu, la primula rossa sarda, ha ottenuto la grazia. Il primo arresto a 14 anni. Il primo tentato omicidio a 19
Mesina, vita da bandito pastore tra faide, evasioni e leggende
Mesina, vita da bandito pastore tra faide, evasioni e leggende
di AA.VV. su La Repubblica del 24/11/2004
News in archivio
su News Italia Press del 31/10/2005
In biblioteca
di Luigi Casalunga
Fratelli Frilli Editore, 2007
Fratelli Frilli Editore, 2007