Da redazione del 11/04/2007

L'assessre Bertolucci alla cerimonia di Livorno: "La Regione non abbassa la guardia e lavora per la sicurezza in mare".

MOBY PRINCE 16 ANNI DOPO: IMPEGNO PER LA VERITA

Fonte: ViaRoma100.net

LIVORNO - "A sedici anni dalla tragedia che si è consumata nelle acque antistanti la città di Livorno, il 10 aprile 1991, non ci sono ancora colpevoli per l'atroce morte di 140 cittadini. La verità sembra, anzi, essersi definitivamente allontanata dopo le assoluzioni e le prescrizioni di reato intervenute nei vari livelli di giudizio. Quello del Moby Prince è un caso ancora aperto".
Questo l'amaro commento dell'assessore a finanze bilancio e politiche del mare Giuseppe Bertolucci, intervenuto oggi a Livorno, in rappresentanza della Regione Toscana, alla cerimonia in ricordo della tragedia del Moby Prince.

Ma a fronte di "una verità ancora tutta da scrivere - prosegue l'assessore - la Regione Toscana intende rinnovare il suo impegno morale, civile e politico a fianco dei familiari delle vittime e delle istituzioni. E' per questo che la Regione si è costituita parte civile ed è per questo che continuerà a battersi perché si possa finalmente arrivare alla verità".

Ma l'impegno della Regione è diretto anche su un altro fronte, non meno importante: quello della sicurezza in mare.

"Il nostro obiettivo è quello di scongiurare altri disastri e per questo abbiamo lavorato perché dal governo e dal parlamento venissero atti concreti in questo senso".

"Ma ci siamo impegnati anche per costruire una cultura della sicurezza nei trasporti marittimi, per dotare i nostri porti e le nostre coste di avanzati strumenti tecnologici, per costruire navi sempre più sicure, dare certezze e giustizia a chi vive, lavora e viaggia sul mare. Per questi obiettivi la Regione non abbasserà la guardia".

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