ROMA — E’ giusto concedere — dopo venti anni di carcere — la libertà condizionata all’ex brigatista Barbara Balzerani in quanto si è «ravveduta», anche se non «pentita», rispetto alla sua militanza eversiva e ha intrapreso un «costruttivo » e «concreto » percorso di «reinserimento sociale», oltre a un tentativo di riconciliazione con alcuni parenti delle vittime delle sue azioni. La prima sezione penale della Cassazione ha depositato le motivazioni con le quali ha convalidato la decisione del tribunale di sorveglianza che ha aperto le porte del carcere di Rebibbia all’ex ‘Compagna Luna’, condannata a diversi ergastoli, uno dei quali per la strage di via Fani e per il sequestro Moro.