LONDRA - La Procura britannica della Corona ha chiesto l'incriminazione per omicidio dell'ex agente russo Andrei Lugovoi per l'avvelenamento di Alexander Litvinenko, ex spia russa, avvenuto l'anno scorso a Londra. Il Crown Prosecution Service (CPS) ha reso noto in una conferenza stampa che vi sono sufficienti prove per incriminare Lugovoi per «omicidio tramite avvelenamento deliberato». Ora bisognerà chiedere a Mosca l'estradizione dell'accusato, anche se dalla Russia è già arrivato un «no» perentorio.

AVVELENAMENTO DELIBERATO - «Ho stabilito che le prove inviateci dalla polizia sono sufficienti per incriminare Andrei Lugovoi per l'omicidio di Livtinenko tramite avvelenamento deliberato», ha dichiarato il direttore della procura sir Ken McDonald. Poi ha aggiunto di aver stabilito che l'apertura di un processo su questa questione è di interesse pubblico e di aver pertanto istruito i legali della procura «d'intraprendere passi immediati per ottenere una rapida estradizione di dalla Russia».

ESTRADIZIONE - La Procura basa le sue accuse per questo «delitto straordinariamente grave» sulla base di un rapporto di Scotland Yard. L'annuncio della Procura della Corona è giunto a sorpresa, circa due mesi dopo che proprio Scotland Yard ha concluso le indagini sul clamoroso caso.

INDISCREZIONI - Domenica un tabloid, il «News of the World», aveva sostenuto che nel timore di aprire una dirompente crisi diplomatica con il Cremlino la responsabile del Foreign Office, Margaret Beckett, avrebbe fatto forti pressioni perché non fossero incriminati né Lugovoi né il suo collega Dmitri Kovtun. Il Foreign Office aveva prontamente smentito le rivelazioni del tabloid. Da parte sua la procura russa ha già messo in chiaro nei mesi scorsi che le leggi in vigore impediscono l'estradizione di un cittadino russo in un paese terzo. Una posizione ribadita anche dopo la decisione della Procura della Corona.