Da Corriere della Sera del 16/06/2007
L'auspicio del Presidente
Napolitano a Palermo: un giorno della memoria per le vittime di mafia
PALERMO — «Oltre a ricercare la verità abbiamo il dovere di ricordare». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sceglie il «giardino della memoria» a Ciaculli, nelle campagne confiscate al boss Michele Greco, per lanciare un appello forte a coltivare il ricordo delle vittime della mafia. Fa cenno al suo intervenuto sul Parlamento perché istituisse una giornata dedicata alle vittime del terrorismo alle quali ora occorre accomunare anche chi è morto sul fronte della lotta alla mafia. Nei loro confronti occorre avere «lo stesso sentimento di riconoscenza perché sono tutti caduti per la libertà, la democrazia, la legalità repubblicana».
Il ricordo condiviso che si fa ricordo personale quando Napolitano cita alcune vittime di mafia per ognuna delle quali è stato piantato un albero nel «giardino della memoria». «Ricordo — dice con la voce rotta dall'emozione — quando, lontano dall'Italia, appresi la notizia dell'uccisione di Pio La Torre o di quando mi fu comunicata la notizia della strage di Capaci». E poi l'invito a trasmettere questa memoria condivisa ai giovani perché abbiano «la consapevolezza di quel che l'Italia è stata e cosa oggi sia. Lottare contro la mafia significa lottare per garantire un avvenire di giustizia e sviluppo a questa regione e a tutta l'Italia». E poi rispondendo sul pericolo che a Palermo si apra una nuova guerra di mafia ha detto «la mafia sta rialzando la testa, speriamo che possa essere immediatamente contrastata».
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