Da La Repubblica del 25/07/2007
La riforma approvata all'unanimità. Due "Agenzie" al posto di Sismi e Sisde. Più potere al Copaco, guidato per legge dall'opposizione. Ora si torna alla Camera
Il Senato vara la riforma dei Servizi. Più facile revocare il segreto di stato
ROMA - Il Copaco può togliere il segreto di Stato, se tutti i suoi membri sono d'accordo; spariscono Sismi, Sisde e Censis e al loro posto arrivano l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), l'Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis). Sono le principali novità decise dal Senato che con voto unanime ha approvato la riforma dei servizi segreti rinviando il disegno di legge alla Camera, dove aveva iniziato il suo iter parlamentare.
Le modifiche, realizzate in un clima bipartisan, puntano ad aumentare i poteri di controllo del Parlamento e a limitare il segreto di Stato. Questi i punti salienti della riforma, che torna a Montecitorio.
Aise-Aisi - Nel testo della Camera si parlava di Sie (Servizio di informazione per la sicurezza esterna) e Sin (Servizio di informazione per la sicurezza interna) per sostituire Sismi e Sisde, di cui mantengono ruoli e funzioni con una definizione più netta. Il termine "servizio" è stato sostituito da "agenzia". Aise e Aisi dovranno cooperare alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio che ha il potere di nominare e revocare i due direttori. Dovranno anche informare, "tempestivamente e con continuità", rispettivamente, i ministri dell'Interno e della Difesa. I direttori dei due servizi possono riferire direttamente al presidente del Consiglio, senza passare per il direttore del Dis, "in casi di particolare urgenza".
Presidente del Consiglio - Al premier spetta la direzione politica e il coordinamento delle due Agenzie, decide sull'apposizione del segreto di Stato e può scegliere se nominare un ministro o un sottosegretario a cui affidare alcune funzioni. Unica novità rispetto al testo proposto dalla Camera: al premier viene tolta la dicitura di "Autorità nazionale per la sicurezza" per evitare fraintendimenti con l'"Autorità nazionale di pubblica sicurezza" che è appannaggio del ministro dell'Interno.
Copaco - Il Comitato parlamentare di controllo torna a essere costituito da 8 membri (la Camera li aveva portati a 12). La sua presidenza va all'opposizione per legge (e non più per prassi). Il suo potere si rafforza: può acquisire informazioni o ascoltare agenti senza che si possa opporre il segreto di Stato se tutto il Comitato è d'accordo. Inoltre, potrà acquisire atti e fascicoli processuali, senza che venga opposto segreto d'ufficio, istruttorio o bancario e dovrà essere informato di tutte le "operazioni improprie". Ha libero accesso negli uffici dei servizi previo avviso a Palazzo Chigi e potrà controllare la documentazione sulle spese degli 007.
Segreto di Stato - Non potrà valere per la Corte Costituzionale e, ora, anche per il Copaco. Se il Comitato lo chiederà all'unanimità, il segreto di Stato non potrà essere opposto. Il vincolo avrà solo la durata di 15 anni, prorogabile fino a 30. Nessun segreto di Stato potrà coprire fatti eversivi e stragi.
Dis - Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza sostituisce il Cesis, mantiene i poteri di coordinammento, vigilanza, controllo su Aisi e Aise, ma le due Agenzie hanno maggior autonomia in casi di "stretta necessità e urgenza".
007 - Possono commettere atti illeciti ma devono essere autorizzati di volta in volta. Questa possibilità c'è sempre stata ma ora la riforma definisce con precisione quali sono le "licenze di reato" per gli agenti su cui serve l'autorizzazione del premier. Non è concessa "licenza di uccidere", né sono autorizzate azioni che possono ledere la salute e la libertà delle persone. Inoltre, nessuna "operazione impropria" è consentita nelle sedi dei partiti, dei sindacati o contro i giornalisti professionisti. Rimangono la possibilità di utilizzare identità di copertura e attività economiche simulate e la garanzia di riservatezza dell'identità nei rapporti con la magistratura.
Dossier - Pene severe, con il carcere da 3 a 10 anni, per quegli agenti che compiono "dossieraggio". Sono messi al bando gli archivi riservati.
Formazione - La scuola di formazione degli 007 non sarà obbligatoria per chi ha già esperienza nel settore, è interno e può usufruire di un corso di aggiornamento.
Ris - Infine, il Reparto informazioni e sicurezza dello stato maggiore della Difesa svolge attività informativa utile alla tutela dei presidi militari all'estero.
Le modifiche, realizzate in un clima bipartisan, puntano ad aumentare i poteri di controllo del Parlamento e a limitare il segreto di Stato. Questi i punti salienti della riforma, che torna a Montecitorio.
Aise-Aisi - Nel testo della Camera si parlava di Sie (Servizio di informazione per la sicurezza esterna) e Sin (Servizio di informazione per la sicurezza interna) per sostituire Sismi e Sisde, di cui mantengono ruoli e funzioni con una definizione più netta. Il termine "servizio" è stato sostituito da "agenzia". Aise e Aisi dovranno cooperare alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio che ha il potere di nominare e revocare i due direttori. Dovranno anche informare, "tempestivamente e con continuità", rispettivamente, i ministri dell'Interno e della Difesa. I direttori dei due servizi possono riferire direttamente al presidente del Consiglio, senza passare per il direttore del Dis, "in casi di particolare urgenza".
Presidente del Consiglio - Al premier spetta la direzione politica e il coordinamento delle due Agenzie, decide sull'apposizione del segreto di Stato e può scegliere se nominare un ministro o un sottosegretario a cui affidare alcune funzioni. Unica novità rispetto al testo proposto dalla Camera: al premier viene tolta la dicitura di "Autorità nazionale per la sicurezza" per evitare fraintendimenti con l'"Autorità nazionale di pubblica sicurezza" che è appannaggio del ministro dell'Interno.
Copaco - Il Comitato parlamentare di controllo torna a essere costituito da 8 membri (la Camera li aveva portati a 12). La sua presidenza va all'opposizione per legge (e non più per prassi). Il suo potere si rafforza: può acquisire informazioni o ascoltare agenti senza che si possa opporre il segreto di Stato se tutto il Comitato è d'accordo. Inoltre, potrà acquisire atti e fascicoli processuali, senza che venga opposto segreto d'ufficio, istruttorio o bancario e dovrà essere informato di tutte le "operazioni improprie". Ha libero accesso negli uffici dei servizi previo avviso a Palazzo Chigi e potrà controllare la documentazione sulle spese degli 007.
Segreto di Stato - Non potrà valere per la Corte Costituzionale e, ora, anche per il Copaco. Se il Comitato lo chiederà all'unanimità, il segreto di Stato non potrà essere opposto. Il vincolo avrà solo la durata di 15 anni, prorogabile fino a 30. Nessun segreto di Stato potrà coprire fatti eversivi e stragi.
Dis - Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza sostituisce il Cesis, mantiene i poteri di coordinammento, vigilanza, controllo su Aisi e Aise, ma le due Agenzie hanno maggior autonomia in casi di "stretta necessità e urgenza".
007 - Possono commettere atti illeciti ma devono essere autorizzati di volta in volta. Questa possibilità c'è sempre stata ma ora la riforma definisce con precisione quali sono le "licenze di reato" per gli agenti su cui serve l'autorizzazione del premier. Non è concessa "licenza di uccidere", né sono autorizzate azioni che possono ledere la salute e la libertà delle persone. Inoltre, nessuna "operazione impropria" è consentita nelle sedi dei partiti, dei sindacati o contro i giornalisti professionisti. Rimangono la possibilità di utilizzare identità di copertura e attività economiche simulate e la garanzia di riservatezza dell'identità nei rapporti con la magistratura.
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