Da Reuters del 17/05/2005
Omicidio Biagi: nuove prove contro Mezzasalma, dice pm
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Udienza rinviata oggi al processo in corso a Bologna per l'omicidio del consulente del lavoro Marco Biagi, ucciso nel capoluogo emiliano il 19 marzo del 2002.
Nel corso dell'udienza odierna infatti, il pm Paolo Giovagnoli, che avrebbe dovuto formulare la requisitoria con le richieste di condanna per i cinque imputati, ritenuti membri delle Brigate Rosse Partito comunista combattente, ha presentato nuovi indizi a carico di uno di loro.
In base alle novità rilevate dall'accusa, su richiesta della difesa di Mezzasalma, i giudici della Corte d'assise di Bologna hanno deciso di rinviare l'udienza al 30 maggio.
Marco Mezzasalma era sinora accusato in particolare per una sua impronta ritrovata sul computer usato per trasmettere la rivendicazione del delitto, inviata ad oltre 500 indirizzi email.
Tramite due indirizzi registrati nel computer, rinvenuto nel covo di via Montecuccoli, e da delle schede prepagate, gli inquirenti sarebbero riusciti a risalire ora a due coniugi che il 5 maggio 2000 sarebbero stati contattati da Mezzasalma per una loro inserzione, per vendere proprio il computer in questione.
Per il delitto, la "pentita" delle nuove Brigate Rosse Cinzia Banelli è stata già condannata in primo grado a 16 anni di reclusione, al termine di un processo con rito abbreviato.
Imputati per l'omicidio Biagi, oltre a Mezzasalma, sono i brigatisti Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi, Nadia Blefari Melazzi e Simone Boccaccini.
Nel corso dell'udienza odierna infatti, il pm Paolo Giovagnoli, che avrebbe dovuto formulare la requisitoria con le richieste di condanna per i cinque imputati, ritenuti membri delle Brigate Rosse Partito comunista combattente, ha presentato nuovi indizi a carico di uno di loro.
In base alle novità rilevate dall'accusa, su richiesta della difesa di Mezzasalma, i giudici della Corte d'assise di Bologna hanno deciso di rinviare l'udienza al 30 maggio.
Marco Mezzasalma era sinora accusato in particolare per una sua impronta ritrovata sul computer usato per trasmettere la rivendicazione del delitto, inviata ad oltre 500 indirizzi email.
Tramite due indirizzi registrati nel computer, rinvenuto nel covo di via Montecuccoli, e da delle schede prepagate, gli inquirenti sarebbero riusciti a risalire ora a due coniugi che il 5 maggio 2000 sarebbero stati contattati da Mezzasalma per una loro inserzione, per vendere proprio il computer in questione.
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