Roma - "I terroristi? Io penso che sono moralmente ottime persone, anche se hanno ucciso". Questo il giudizio sulle Brigate rosse di Franco Piperno, uno dei fondatori del gruppo Potere Operaio. Lo spunto è venuto dalle critiche mosse dal giornalista Massimo Fini agli ideologi del '68 U"erano più onesti dei sessantottini") durante la trasmissione televisiva Controcorrente, l'approfondimento di Sky Tg24 condotto da Corrado Formigli. "Io apprezzo il tentativo di Massimo Fini di rivalutare moralmente i terroristi - ha affermato Piperno, che oggi è professore di Fisica all'Università di Calabria - ma faccio presente che molti di questi erano leader del '68, compreso Renato Curcio". ALla domanda del conduttore su cosa intenda per moralità dei brigatisti, Franco Piperno ha risposto così: "E' una morale di guerra, non esiste soltanto una sua o una mia morale. La morale è multipla, ci sono persone che vanno a bombardare una città e sono considerate degli eroi e delle persone che sparano su un bersaglio determinato che sono considerate criminali. Nel secondo caso, soltanto perché sconfitti".