Da Adnkronos del 22/05/2005
Primavalle, Fragalà: ''Rogatorie in Brasile e Nicaragua per Lollo e Grillo''
Spunta anche un mancato attentato di 'Potere Operaio' a Sulmona
Il pm Ionta conferma ma rimanda i commenti a quando arriverà qualche esito
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La procura della Repubblica di Roma ha inoltrato in Brasile e in Nicaragua due rogatorie per interrogare Achille Lollo e Manlio Grillo in merito alla strage di Primavalle. Ad annunciarlo a ITALY GLOBAL NATION, testata on line del Gruppo Gmc Adnkronos, è Enzo Fragalà, parlamentare di An e capogruppo in Commissione Mitrokhin. La notizia è confermata anche da Franco Ionta, capo del pool antiterrorismo della Procura di Roma. “In questo momento – dice il magistrato ad IGN -non possiamo fare dichiarazioni, semmai quando arriverà qualche esito della rogatoria”. “Confermo – aggiunge però il pm della procura romana - che ci sono le due rogatorie e che le indagini sono in corso”.
Le rogatorie, dice ancora Enzo Fragalà, “hanno incontrato qualche difficoltà iniziale, ma ora sono sostanzialmente avviate”. “Per quella avviata in Brasile nei confronti di Achille Lollo - racconta l’esponente di An - l’autorità centrale brasilana ha sollecitato recentemente altre integrazioni. In particolare vuole sapere che tipo di interrogatorio sarà quello di Lollo e se sarà ascoltato come testimone o come indagato”. “Il problema – spiega ancora Fragalà - sarebbe sorto perché la Procura di Roma ha inoltrato la richiesta direttamente in Brasile e il ministero degli Affari esteri lo ha appreso per conoscenza”.
Diverso, invece, il caso di Manlio Grillo: “La richiesta – fa infatti sapere Fragalà – è stata trasmessa alla fine di febbraio dal ministero degli Esteri all’ambasciata italiana in Nicaragua ma poi, per mere questioni burocratiche e per problemi di notifica, la domanda è rimasta ferma fino al 15 aprile scorso, quando è stata inoltrata all’autorità nicaraguense che, tuttavia, non ha ancora risposto”. “Da parte nostra – annuncia il deputato di An - chiederemo l’audizione di diversi ex-esponenti di Potere Operaio. Nell’immediatezza delle ultime, esplosive, rivelazioni di Achille Lollo sulla presenza di altre tre persone, Paolo Gaeta, Elisabetta Lecco e Diana Perrone, sulla scena del delitto quella notte di 33 anni fa, molti di loro sono stati colti in contropiede. E si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni complessivamente contrastanti che non sono sfuggite all’attenzione della Commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin”.
A giudizio di Fragalà, “vi sono inoltre innegabili coincidenze e sovrapposizioni fra la rete di esfiltrazione di Potere Operaio utilizzata dagli assassini dei fratelli Mattei per sfuggire alla giustizia e rendersi latitanti, e quella del terrorismo internazionale gestita da alcuni uomini di Ilich Ramirez Sanchez, detto Carlos. L’interesse della Commissione Mitrokhin per la vicenda Primavalle dunque è, sotto questo profilo, ben comprensibile’’. Il capogruppo del partito di Fini nella bicamerale di palazzo San Macuto spiega anche a IGN in quale direzione si stanno concentrando gli accertamenti dell’organismo parlamentare per quel che riguarda il rogo di Primavalle. “Le dichiarazioni di alcuni ex-esponenti di primo piano di Potere Operaio, così come alcune carte agli atti della Commissione - dice Fragalà, che ha chiesto di acquisire nuova documentazione presso il ministero dell’Interno, gli uffici giudiziari di Roma e l’Aquila, le Prefetture, le Questure e il Comando generale dell’Arma - fanno capire che esisteva una vera e propria rete per aiutare i compagni in difficoltà, per farli fuggire, per dar loro nuove identità, attraverso passaporti falsi, per offrire alloggio e perfino lavoro. E questa rete, di cui ha parlato recentemente e apertamente Franco Piperno, ha imbarazzanti punti di contatto, soprattutto in Svizzera, con l’organizzazione ‘Separat’ guidata da Carlos”. “Non a caso – rimarca l’esponente del partito di via della Scrofa - qualche nome si ritrova nell’uno e nell’altro caso’’.
Di qui la decisione di acquisire una serie ulteriore di atti per capire fino a che punto le due organizzazioni avessero punti in comune e se vi fossero solo sovrapposizioni di carattere logistico. Ma non è tutto. “E’ importante anche capire – sottolinea infatti il capogruppo di An in Commissione Mitrokhin - il vero ruolo di ‘Lavoro Illegale’, la struttura segreta e fuorilegge di Potere Operaio, sia nella vicenda della strage vera e propria, sia negli atti di violenza che si consumarono a più riprese in quel periodo da parte di Potere Operaio, sia nella sua gestione della rete di esfiltrazione, sia, infine, nell’approvvigionamento delle armi, soprattutto in Svizzera, e nei contatti con altre organizzazioni eversive”. “Molti documenti, come quelli sequestrati nell’appartamento intestato a Carlo Fioroni – sostiene Fragalà - raccolgono le direttive su come, dove e quando addestrare i componenti delle squadre della struttura segreta di Potere Operaio alla guerriglia, mentre altri rivelano quali e quanti strumenti utilizzare, contro chi e contro cosa adoperarli.
Le rogatorie, dice ancora Enzo Fragalà, “hanno incontrato qualche difficoltà iniziale, ma ora sono sostanzialmente avviate”. “Per quella avviata in Brasile nei confronti di Achille Lollo - racconta l’esponente di An - l’autorità centrale brasilana ha sollecitato recentemente altre integrazioni. In particolare vuole sapere che tipo di interrogatorio sarà quello di Lollo e se sarà ascoltato come testimone o come indagato”. “Il problema – spiega ancora Fragalà - sarebbe sorto perché la Procura di Roma ha inoltrato la richiesta direttamente in Brasile e il ministero degli Affari esteri lo ha appreso per conoscenza”.
Diverso, invece, il caso di Manlio Grillo: “La richiesta – fa infatti sapere Fragalà – è stata trasmessa alla fine di febbraio dal ministero degli Esteri all’ambasciata italiana in Nicaragua ma poi, per mere questioni burocratiche e per problemi di notifica, la domanda è rimasta ferma fino al 15 aprile scorso, quando è stata inoltrata all’autorità nicaraguense che, tuttavia, non ha ancora risposto”. “Da parte nostra – annuncia il deputato di An - chiederemo l’audizione di diversi ex-esponenti di Potere Operaio. Nell’immediatezza delle ultime, esplosive, rivelazioni di Achille Lollo sulla presenza di altre tre persone, Paolo Gaeta, Elisabetta Lecco e Diana Perrone, sulla scena del delitto quella notte di 33 anni fa, molti di loro sono stati colti in contropiede. E si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni complessivamente contrastanti che non sono sfuggite all’attenzione della Commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin”.
A giudizio di Fragalà, “vi sono inoltre innegabili coincidenze e sovrapposizioni fra la rete di esfiltrazione di Potere Operaio utilizzata dagli assassini dei fratelli Mattei per sfuggire alla giustizia e rendersi latitanti, e quella del terrorismo internazionale gestita da alcuni uomini di Ilich Ramirez Sanchez, detto Carlos. L’interesse della Commissione Mitrokhin per la vicenda Primavalle dunque è, sotto questo profilo, ben comprensibile’’. Il capogruppo del partito di Fini nella bicamerale di palazzo San Macuto spiega anche a IGN in quale direzione si stanno concentrando gli accertamenti dell’organismo parlamentare per quel che riguarda il rogo di Primavalle. “Le dichiarazioni di alcuni ex-esponenti di primo piano di Potere Operaio, così come alcune carte agli atti della Commissione - dice Fragalà, che ha chiesto di acquisire nuova documentazione presso il ministero dell’Interno, gli uffici giudiziari di Roma e l’Aquila, le Prefetture, le Questure e il Comando generale dell’Arma - fanno capire che esisteva una vera e propria rete per aiutare i compagni in difficoltà, per farli fuggire, per dar loro nuove identità, attraverso passaporti falsi, per offrire alloggio e perfino lavoro. E questa rete, di cui ha parlato recentemente e apertamente Franco Piperno, ha imbarazzanti punti di contatto, soprattutto in Svizzera, con l’organizzazione ‘Separat’ guidata da Carlos”. “Non a caso – rimarca l’esponente del partito di via della Scrofa - qualche nome si ritrova nell’uno e nell’altro caso’’.
Di qui la decisione di acquisire una serie ulteriore di atti per capire fino a che punto le due organizzazioni avessero punti in comune e se vi fossero solo sovrapposizioni di carattere logistico. Ma non è tutto. “E’ importante anche capire – sottolinea infatti il capogruppo di An in Commissione Mitrokhin - il vero ruolo di ‘Lavoro Illegale’, la struttura segreta e fuorilegge di Potere Operaio, sia nella vicenda della strage vera e propria, sia negli atti di violenza che si consumarono a più riprese in quel periodo da parte di Potere Operaio, sia nella sua gestione della rete di esfiltrazione, sia, infine, nell’approvvigionamento delle armi, soprattutto in Svizzera, e nei contatti con altre organizzazioni eversive”. “Molti documenti, come quelli sequestrati nell’appartamento intestato a Carlo Fioroni – sostiene Fragalà - raccolgono le direttive su come, dove e quando addestrare i componenti delle squadre della struttura segreta di Potere Operaio alla guerriglia, mentre altri rivelano quali e quanti strumenti utilizzare, contro chi e contro cosa adoperarli.
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