Da Gazzetta del Mezzogiorno del 31/05/2005
«Viva le Brigate Rosse», ed è rissa al "processo Biagi"
Ci sono voluti 5 agenti della polizia penitenziaria per espellere dall'aula il presunto brigatista Roberto Morandi. Scacciato su ordine del presidente della Corte d'Assise Libero Mancuso
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BOLOGNA - Il presunto brigatista Roberto Morandi è stato espulso di forza da almeno cinque agenti della polizia penitenziaria dopo che era stato scacciato dall’aula su ordine del presidente della Corte d’Assise Libero Mancuso.
Portato via di forza dalla gabbia Morandi ha urlato: «Viva le Brigate Rosse». Il tutto è accaduto dopo che Nadia Desdemona Lioce aveva iniziato a leggere un documento di rivendicazione.
Il presidente Libero Mancuso ha ordinato l’espulsione di Roberto Morandi quando quest’ultimo, dalla gabbia, ha gridato, riferendosi all’omicidio di Marco Biagi: «E’ un legittimo atto di guerra contro lo stato». Al che, Mancuso è esploso: «Lei è espulso».
Subito gli uomini della polizia penitenziaria hanno aperto la cella mentre Morandi se ne stava in piedi immobile: ma quando l’hanno afferrato il militante Br ha tentato di divincolarsi violentemente e lì è nato un parapiglia con diversi agenti.
Nel frattempo, dalla cella a fianco Diana Blefari Melazzi ha gridato: «Che gli state facendo». Proprio in quegli attimi dal retro dell’aula si sentivano alcuni rumori, come di colluttazione.
Portato via di forza dalla gabbia Morandi ha urlato: «Viva le Brigate Rosse». Il tutto è accaduto dopo che Nadia Desdemona Lioce aveva iniziato a leggere un documento di rivendicazione.
Il presidente Libero Mancuso ha ordinato l’espulsione di Roberto Morandi quando quest’ultimo, dalla gabbia, ha gridato, riferendosi all’omicidio di Marco Biagi: «E’ un legittimo atto di guerra contro lo stato». Al che, Mancuso è esploso: «Lei è espulso».
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