Da La Repubblica del 06/06/2005
La giungla delle sigle all'ombra delle vecchie Br
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ROMA - Sotto la cenere delle vecchie Brigate Rosse ha covato per anni un'organizzazione eversiva, rimasta latente dall'omicidio Tarantelli fino ai primi anni '90. Si tratta degli Ncc, i Nuclei comunisti combattenti, che iniziano a farsi sentire davvero soltanto nel 1992. E' il 18 ottobre di quell'anno quando gli Ncc entrano platealmente in scena. E lo fanno con un'azione dimostrativa: un ordigno piazzato davanti alla sede di Confidustria di Milano.
Dall'analisi dei testi, i Ncc dimostrano una limitata capacità militare, ma sul piano teorico, sullo stile, sui ricorsi storici e sul lessico 'brigatista', l'organizzazione eversiva attinge a piene mani dalla produzione documentale delle Br-Pcc.
Il 1993 è invece l'anno del breve rilancio dell'attività delle Br-Pcc partito comunisti combattenti: il 2 settembre lanciano una bomba a mano contro la base militare di Aviano. Ma passerà poco più di un mese e mezzo e un blitz della polizia farà fuori la gran parte dei brigatisti.
Due anni dopo, Luigi Fuccini e Fabio Matteini sono fermati a Pisa per un normale controllo dalla Polizia Stradale: si dichiarano prigionieri politici e militanti degli Ncc. Quella stessa sera Nadia Lioce, compagna e convivente di Fuccini, entra in clandestinità, pur non essendo formalmente indagata per alcun reato. E' questo il momento in cui i Nuclei Comunisti Combattenti si preparano a diventare un soggetto politico più forte, e la Lioce si assume la responsabilità di gestire dalla clandestinità la nuova fase.
Da allora passano molti altri mesi senza che alcuna organizzazione "credibile" mettesse in pratica attentati di un certo rilievo. Il silenzio è interrotto il
20 maggio '99 con l'omicidio D'Antona e il 19 Marzo 2002, quando per la seconda volta dalla loro riorganizzazione, le Br-Pcc uccidono Marco Biagi, ideatore del "Libro Bianco" sul mercato del lavoro e stretto dipendente di Roberto Maroni, Ministro del Welfare.
Nel frattempo, hanno breve apparizione, nel maggio 2000, la siglia Nipr (Nucleo d'Iniziativa Proletaria Rivoluzionaria), che lancia una bomba carta ai danni della Commissione antisciopero, a Roma, e il Npr (Nucleo Proletario rivoluzionario) che tenta un attentato alla Cisl di Milano. Anche quest'ultima organizzazione non è però che un'emanazione delle Br-Pcc.
Poco dopo l'estate del 2003, in un'operazione a tappeto, vengono arrestati Morandi, Mezzasalma, Proietti, Boccaccini e Banelli. La Lioce è invece in carcere dal giorno del conflitto a fuoco sul treno Roma-Arezzo, 2 marzo 2003, in cui morì il sovrintendente della Polfer Emanuele Petri e il birgatista Mario Galesi. L'organizzazione è decapitata.
Dall'analisi dei testi, i Ncc dimostrano una limitata capacità militare, ma sul piano teorico, sullo stile, sui ricorsi storici e sul lessico 'brigatista', l'organizzazione eversiva attinge a piene mani dalla produzione documentale delle Br-Pcc.
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