Da La Repubblica del 10/06/2005
Pisa, si è impiccato il sindacalista che era stato minacciato dalle Br
Cristiano Colombini è stato trovato in una località del pisano
Scomparso ieri, aveva detto ai genitori: "Vado a cena con amici"
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PISA - "Vado a cena con amici" aveva detto ai genitori Cristiano Colombini, 32 anni, l'ex segretario provinciale pisano dei metalmeccanici della Cisl scomparso da ieri sera dalla sua abitazione di Ponsacco, dove viveva con la madre e il padre. Colombini si è impiccato: il suo corpo è stato scoperto poco dopo le 22 in un podere, in località S. Giovanni Valdera, nel comune di Laiatico, in provincia di Pisa, a circa 25 chilometri da Ponsacco, dove viveva. Secondo le prime informazioni l'uomo si è impiccato a un albero, in prossimità di un torrente. La notizia è stata confermata dalla polizia, che non ha fornito altri particolari.
Erano stati proprio i genitori a denunciare la sua scomparsa, questa mattina. Ieri era uscito dicendo di avere un appuntamento, ma non era più tornato a casa. Subito erano scattate le ricerche, con particolare attenzione alle minacce ricevute da Colombini nei mesi scorsi, alcune delle quali a firma Br-Pcc.
Giovedì Colombini - che in passato aveva fatto parte delle Rsu della Piaggio di Pontedera - si era dimesso da tutte le cariche nella Cisl "per motivi personali". Il sindacato aveva replicato solo che "l'ultimo anno di gestione della Fim-Cisl di Pisa sarà verificato dalla segreteria regionale" che, di fatto, adesso, ne ha la supervisione.
All'inizio del 2005 Colombini aveva ricevuto una lettera (recapitata alla Piaggio) firmata Partito Comunista Combattente: "Servo del padrone, ti ammazziamo". Qualche settimana dopo, la sua auto era stata danneggiata nel giardino dell'abitazione. Poi, un'altra lettera, firmata "Un gruppo di operai stanchi di essere sfruttati", con precisi riferimenti all'accordo, sottoscritto dai sindacati Piaggio, sul sabato lavorativo, e altri episodi, che hanno coinvolto le Rsu e gli altri segretari provinciali dei metalmeccanici, che hanno ricevuto un proclama politico eversivo e un documento a firma Pcc Nuclei rivoluzionari.
Due giorni fa l'ultimo messaggio, giunto alle redazioni dei quotidiani locali, firmato Brigate Rosse-Pcc, che tira in ballo ancora una volta la Piaggio e l'accordo sul sabato integrativo, seguìto da minacce telefoniche al sindaco di Pontedera, Paolo Marconcini. Colombini era stato più volte sentito dagli inquirenti, e il quadro investigativo potrebbe essere collegato - anche se non vengono esclusi motivi personali - con la sparizione e il suicidio del sindacalista. Chi lo ha visto nelle ultime ore ha parlato di "nervosismo".
Intanto, oggi, circa quattrocento lavoratori hanno partecipato alla manifestazione davanti all'ingresso principale della Piaggio a Pontedera, in occasione della giornata di sciopero del settore metalmeccanico decisa a livello nazionale. Al centro degli interventi, anche le minacce contro i segretari dei metalmeccanici della provincia di Pisa e le lettere minatorie firmate Br-Pcc.
Erano stati proprio i genitori a denunciare la sua scomparsa, questa mattina. Ieri era uscito dicendo di avere un appuntamento, ma non era più tornato a casa. Subito erano scattate le ricerche, con particolare attenzione alle minacce ricevute da Colombini nei mesi scorsi, alcune delle quali a firma Br-Pcc.
Giovedì Colombini - che in passato aveva fatto parte delle Rsu della Piaggio di Pontedera - si era dimesso da tutte le cariche nella Cisl "per motivi personali". Il sindacato aveva replicato solo che "l'ultimo anno di gestione della Fim-Cisl di Pisa sarà verificato dalla segreteria regionale" che, di fatto, adesso, ne ha la supervisione.
All'inizio del 2005 Colombini aveva ricevuto una lettera (recapitata alla Piaggio) firmata Partito Comunista Combattente: "Servo del padrone, ti ammazziamo". Qualche settimana dopo, la sua auto era stata danneggiata nel giardino dell'abitazione. Poi, un'altra lettera, firmata "Un gruppo di operai stanchi di essere sfruttati", con precisi riferimenti all'accordo, sottoscritto dai sindacati Piaggio, sul sabato lavorativo, e altri episodi, che hanno coinvolto le Rsu e gli altri segretari provinciali dei metalmeccanici, che hanno ricevuto un proclama politico eversivo e un documento a firma Pcc Nuclei rivoluzionari.
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