Da Ansa del 21/06/2005
Martino, in Afghanistan forse rimarremo per un decennio
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L' impegno dell' Italia in Afghanistan ''potra' durare a lungo, forse addirittura quel decennio menzionato dal segretario della Nato''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Antonio Martino, parlando in occasione dela chiusura della sessione del Centro alti studi della Difesa (Casd).
In Afghanistan, ha spiegato il ministro, '' si tratta di realizzare dal nulla la stessa presenza fisica dell' autorita' statuale: le strutture amministrative, gli ospedali, le scuole, le forze di sicurezza. Il tutto - ha sottolineato - richiede la presenza di garanzia delle truppe straniere, sulla cui necessita' il presidente Karzai ha piu' volte insistito''. Le prossime elezioni di settembre, ha proseguito Martino, ''obbligano tutti i contingenti multinazionali alla massima vigilanza per stroncare sul nascere ogni velleita' di violenza dei terroristi, dei criminali comuni, dei signori dela droga''.
L' Italia, ha detto ancora il ministro, ''gia' in prima linea in Afghanistan, ha fornito un contributo decisivo al' avvio della fase due dell' espansione di Isaf, che riveste particolare importanza per il rafforzamento della sicurezza in vista delle elezioni parlamentari''. Il 31 maggio scorso, ha ricordato, ''e' avvenuto il trasferimento del Prt (Provincial reconstruction team) italiano di Herat sotto comando Nato. Sempre da maggio l' Italia assicura anche il coordinamento regionale dell' intera fase di espansione di Isaf''. Inoltre, ha concluso Martino, ''l' Italia appoggia il rafforzamento del ruolo dell' Alleanza, in vista dell' organizzazione di una conferenza internazionale per stabilire il cammino futuro dell' Afghanistan, dato che il ciclo previsto dagli accordi di Bonn si esaurira' con le elezioni di settembre''.
In Afghanistan, ha spiegato il ministro, '' si tratta di realizzare dal nulla la stessa presenza fisica dell' autorita' statuale: le strutture amministrative, gli ospedali, le scuole, le forze di sicurezza. Il tutto - ha sottolineato - richiede la presenza di garanzia delle truppe straniere, sulla cui necessita' il presidente Karzai ha piu' volte insistito''. Le prossime elezioni di settembre, ha proseguito Martino, ''obbligano tutti i contingenti multinazionali alla massima vigilanza per stroncare sul nascere ogni velleita' di violenza dei terroristi, dei criminali comuni, dei signori dela droga''.
L' Italia, ha detto ancora il ministro, ''gia' in prima linea in Afghanistan, ha fornito un contributo decisivo al' avvio della fase due dell' espansione di Isaf, che riveste particolare importanza per il rafforzamento della sicurezza in vista delle elezioni parlamentari''. Il 31 maggio scorso, ha ricordato, ''e' avvenuto il trasferimento del Prt (Provincial reconstruction team) italiano di Herat sotto comando Nato. Sempre da maggio l' Italia assicura anche il coordinamento regionale dell' intera fase di espansione di Isaf''. Inoltre, ha concluso Martino, ''l' Italia appoggia il rafforzamento del ruolo dell' Alleanza, in vista dell' organizzazione di una conferenza internazionale per stabilire il cammino futuro dell' Afghanistan, dato che il ciclo previsto dagli accordi di Bonn si esaurira' con le elezioni di settembre''.
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