«Sulle stragi Falcone e Borsellino la commissione Antimafia non può rinunciare a fare chiarezza sulle responsabilità istituzionali, politiche ed economiche che vi sarebbero dietro gli attentati di Capaci e via d'Amelio». Lo dice il Capogruppo dei Ds in Commissione antimafia, Giuseppe Lumia, commentando l'analisi fatta dal procuratore di Caltanissetta, Francesco Messineo, sull'inchiesta che riguarda i mandanti occulti delle stragi del '92.

«Ho chiesto ai magistrati - spiega Lumia - di spiegare alcuni punti di questa importante indagine che sembrano ancora poco chiari». Il procuratore Messineo e l'aggiunto Renato Di Natale nel pomeriggio stanno rispondendo ai quesiti che sono stati posti dai commissari. Nell'inchiesta, che punta su «mafia e appalti», emergerebbe anche una pista «russa» che sarà vagliata dagli investigatori e che prende spunto da «notizie giornalistiche» e «altri documenti». Ma la linea della procura è quella di una «convergenza» fra l'inchiesta milanese di Tangentopoli con i gruppi imprenditoriali che vi erano coinvolti e che negli anni Novanta lavoravano anche in Sicilia.