Da redazione del 01/07/2005
Inform
45° anniversario dell'indipendenza della Somalia e insediamento del governo transitorio somalo
Mantica: “Una Somalia pacificata potrà collaborare al rilancio delle attività economiche e commerciali a beneficio delle popolazioni della regione”
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ROMA – Oggi 1 luglio ricorre il 45° anniversario dell’indipendenza della Somalia. Ricorrenza che coincide con l’insediamento ufficiale del governo transitorio somalo. Una “ricorrenza speciale, che vede la Somalia impegnata in una decisiva sfida per tornare alla normalità, al progresso e allo sviluppo” sottolinea il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica. in un messaggio alle nuove autorità di governo somale che, nominate al termine di un lungo processo negoziale aperto a tutte le parti somale, hanno fatto rientro in Somalia. Un governo al quale “guarda con fiducia la popolazione, stanca di oltre quindici anni di conflitti e sofferenze, affinché ristabiliscano rapidamente condizioni di sicurezza ed assumano le funzioni dello Stato”. Mantica ricorda “i meritori sforzi compiuti dall'Inter-Governmental Authority on Development sotto la guida del Kenya in questi anni di negoziati hanno posto nelle mani dei somali l'avvenire della Nazione” e sottolinea che “sta ora ad essi ed alle autorità da essi liberamente elette dare una risposta all'altezza delle aspirazioni profonde del popolo somalo”.
Il Sottosegretario agli Esteri assicura che “in questa fase così delicata, le nuove Istituzioni Federali potranno contare sul sostegno convinto e strutturato della Comunità Internazionale per l'intero corso dei cinque anni a venire. Siamo confortati in questo nel constatare che esiste un ampio consenso nazionale nonché una convergenza degli Stati della regione e dell'Unione Africana”. “Una Somalia pacificata – prosegue Mantica - potrà collaborare, in un contesto di buon vicinato con i Paesi frontalieri, al rilancio delle attività economiche e commerciali a beneficio delle popolazioni della regione. La Somalia può fornire, del resto, uno straordinario contributo, come indicano l'intraprendenza della sua classe imprenditoriale e lo sviluppo di taluni settori”.
In occasione dell’insediamento delle nuove istituzioni, l’Italia “offre uno speciale sostegno” consegnando i primi aiuti necessari mentre nuovi aiuti umanitari sono in arrivo via mare per il tramite del Programma Alimentare Mondiale. “La ricostituzione delle capacità amministrative e l'alleviamento dell'insicurezza alimentare sono due obiettivi prioritari dell'aiuto italiano al popolo somalo nella ricerca della pace e di un'effettiva riconciliazione nazionale” sottolinea Mantica avvertendo che “spetta ora innanzitutto alle nuove Istituzioni Federali Transitorie apportare il loro contributo per consolidare i risultati già raggiunti e far prevalere i superiori interessi della Somalia su quelli di parte, per quanto legittimi e comprensibili essi possano apparire”. “In questa fase storica, esse hanno assunto una grande responsabilità politica e morale che va assolta con coerenza. E' a tutti noto quanto sia oggi forte la volontà di pace nella popolazione somala. Sono certo – conclude Mantica - che esse continueranno a porre le proprie decisioni al di sopra degli interessi di parte, privilegiando il bene comune della Somalia e del suo popolo.”
Il Sottosegretario agli Esteri assicura che “in questa fase così delicata, le nuove Istituzioni Federali potranno contare sul sostegno convinto e strutturato della Comunità Internazionale per l'intero corso dei cinque anni a venire. Siamo confortati in questo nel constatare che esiste un ampio consenso nazionale nonché una convergenza degli Stati della regione e dell'Unione Africana”. “Una Somalia pacificata – prosegue Mantica - potrà collaborare, in un contesto di buon vicinato con i Paesi frontalieri, al rilancio delle attività economiche e commerciali a beneficio delle popolazioni della regione. La Somalia può fornire, del resto, uno straordinario contributo, come indicano l'intraprendenza della sua classe imprenditoriale e lo sviluppo di taluni settori”.
In occasione dell’insediamento delle nuove istituzioni, l’Italia “offre uno speciale sostegno” consegnando i primi aiuti necessari mentre nuovi aiuti umanitari sono in arrivo via mare per il tramite del Programma Alimentare Mondiale. “La ricostituzione delle capacità amministrative e l'alleviamento dell'insicurezza alimentare sono due obiettivi prioritari dell'aiuto italiano al popolo somalo nella ricerca della pace e di un'effettiva riconciliazione nazionale” sottolinea Mantica avvertendo che “spetta ora innanzitutto alle nuove Istituzioni Federali Transitorie apportare il loro contributo per consolidare i risultati già raggiunti e far prevalere i superiori interessi della Somalia su quelli di parte, per quanto legittimi e comprensibili essi possano apparire”. “In questa fase storica, esse hanno assunto una grande responsabilità politica e morale che va assolta con coerenza. E' a tutti noto quanto sia oggi forte la volontà di pace nella popolazione somala. Sono certo – conclude Mantica - che esse continueranno a porre le proprie decisioni al di sopra degli interessi di parte, privilegiando il bene comune della Somalia e del suo popolo.”
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