Da Ansa del 01/09/2005
MAFIA: CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO RIINA PER OMICIDIO DE MAURO
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PALERMO - I sostituti procuratori Gioacchino Natoli e Antonino Ingroia hanno chiesto il rinvio a giudizio del boss mafioso Totò Riina, accusato dell' omicidio del giornalista del quotidiano palermitano "L' Ora" Mauro De Mauro rapito sotto casa in viale delle Magnolie, il 16 settembre '70, e ucciso col metodo della ''lupara bianca".
I pm hanno invece chiesto l'archiviazione per l'altro padrino corleonese latitante, Bernardo Provenzano, in quanto non avrebbero trovato riscontri concreti per portarlo, almeno nominalmente, dietro al banco degli imputati.
Secondo i magistrati, la fine del giornalista venne decisa perché De Mauro aveva scoperto il progetto del golpe Borghese (fallito il 7 dicembre '70) che prevedeva la complicita' tra Cosa nostra e personaggi della destra eversiva capitanati dal 'principe nero' Junio Valerio Borghese.
L' eventuale pubblicazione di articoli di De Mauro avrebbe fatto fallire il progetto golpistico e per questo qualcuno chiese alla mafia di eliminare il giornalista. Questa la tesi dei pm.
All' indagine hanno contribuito, come scrive il Giornale di Sicilia, i collaboratori Gaetano Grado, Gaspare Mutolo, Francesco Marino Mannoia e Franco Di Carlo. Secondo questi ex mafiosi, i "picciotti" che parteciparono al delitto sono tutti morti: Mimmo Teresi, Emanuele D' Agostino e Stefano Giaconia, appartenenti alla cosca del boss Stefano Bontade.
I pm hanno invece chiesto l'archiviazione per l'altro padrino corleonese latitante, Bernardo Provenzano, in quanto non avrebbero trovato riscontri concreti per portarlo, almeno nominalmente, dietro al banco degli imputati.
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