Da redazione del 05/09/2005
LoSpettacolo.it
Torna "Blu Notte" con i misteri degli anni '70
"Ma non voglio stabilire alcuna verità", spiega Carlo Lucarelli che dedicherà la prima puntata alla strage di Piazza Fontana
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La lista dei misteri italiani è lunga e, purtroppo, sempre da aggiornare! Carlo Lucarelli, scrittore, giallista, carismatico affabulatore televisivo, è il primo ad indignarsi e, per la nuova serie di del suo "Blu Notte" (su Raitre dall'11 settembre in prima serata) ha deciso di dare voce agli anni '70, alla violenza politica di quell'epoca e alla pericolosa strategia della tensione.
"Prendo i fatti e li metto in fila in modo che creino emozioni, il mio contributo è quello del narratore. Dietro ci sono ricerca, documentazioni, un grande lavoro redazionale", spiega Lucarelli che da sette anni, come afferma il direttore di Raitre Paolo Ruffini, "fa la tv per passione".
12 dicembre 1969: la strage di Piazza Fontana. Diciassette morti, cento feriti, un processo senza fine... Questo l'argomento shock della prima puntata di "Blu Notte", che racconterà storie vecchie di oltre 30 anni ma mai dimenticate. "Non stabiliremo verità, su quella processuale-giudiziaria non c'è ormai più niente da fare - ha aggiunto Lucarelli - Ormai Piazza Fontana è storia come Napoleone, ma sono stato io il primo ad arrabbiarmi e a commuovermi vedendo i filmati e le interviste. Proveremo ad affermare una verità del buon senso. Dei misteri d'Italia, me ne stupisco io stesso, si sa ben più di quello che si crede. Magari non c'è il nome dell'uomo della bomba, ma i contesti e le dinamiche sono chiari".
"Prendo i fatti e li metto in fila in modo che creino emozioni, il mio contributo è quello del narratore. Dietro ci sono ricerca, documentazioni, un grande lavoro redazionale", spiega Lucarelli che da sette anni, come afferma il direttore di Raitre Paolo Ruffini, "fa la tv per passione".
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