Da Ansa del 27/01/2005
Dichiarazione dei genitori di Ilaria Alpi
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Giorgio e Luciana Alpi hanno inviato oggi una lettera all'Ansa per comunicare la loro opinione a tal proposito, che noi pubblichiamo di seguito. "Ad un anno dall'insediamento della Commissione Parlamentare d'inchiesta sull'uccisione di nostra figlia Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin riteniamo doveroso testimoniare il nostro sincero apprezzamento per il lavoro sin qui svolto dalla stessa.
Un ringraziamento particolare al Presidente, on. Carlo Taormina, agli onorevoli Commissari, delle diverse formazioni politiche, che con la loro assidua e attenta presenza hanno consentito di dare speditezza ai lavori, ai consulenti la cui dedizione è andata spesso ben oltre i doveri istituzionali. Dopo quasi undici anni di omissioni e depistaggi, siamo fiduciosi che si possa finalmente giungere a far luce su modalità, cause, esecutori e mandanti dell'agguato in cui Ilaria e Miran sono stati assasinati, il 20 marzo 1994 a Mogadiscio.
In questi mesi la Commissione ha lavorato percorrendo ogni pista, senza tralasciare alcuna ipotesi investigativa, ivi compresa quella recentemente richiamata sulle pagine dell'Espresso, relativa al collegamento tra i traffici di rifiuti tossici, la Somalia e la morte di Ilaria e Miran. E'sulla base di queste considerazioni che riteniamo assolutamente inopportuna ogni iniziativa che utilizzi il nome di nostra figlia senza la nostra autorizzazione.
Riceviamo notizia della costituzione di un "Comitato indipendente per la verità sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin", promosso da un ex consulente della Commissione, Roberto di Nunzio, cui avrebbe aderito addirittura il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi che si sarebbe impegnato a sottoporre l'adesione a tale Comitato alla prossima giunta della Federazione, convocata per fine gennaio.
Siamo decisamente allarmati da una iniziativa che si contrappone alla Commissione parlamentare d'inchiestache, ci piace ricordare, essere stata votata all'unanimità dalla Camera dei Deputati. Questo cosidetto "Comitato indipendente" può solo ostacolare lo svolgimento dei lavori dell'organo parlamentare ed il conseguente raggiungimento degli obiettivi assegnati e dunque della verità. Diffidiamo pertanto chiunque dall'intraprendere o proseguire ogni attività in nome di Ilaria.
Giorgio e Luciana Alpi
Un ringraziamento particolare al Presidente, on. Carlo Taormina, agli onorevoli Commissari, delle diverse formazioni politiche, che con la loro assidua e attenta presenza hanno consentito di dare speditezza ai lavori, ai consulenti la cui dedizione è andata spesso ben oltre i doveri istituzionali. Dopo quasi undici anni di omissioni e depistaggi, siamo fiduciosi che si possa finalmente giungere a far luce su modalità, cause, esecutori e mandanti dell'agguato in cui Ilaria e Miran sono stati assasinati, il 20 marzo 1994 a Mogadiscio.
In questi mesi la Commissione ha lavorato percorrendo ogni pista, senza tralasciare alcuna ipotesi investigativa, ivi compresa quella recentemente richiamata sulle pagine dell'Espresso, relativa al collegamento tra i traffici di rifiuti tossici, la Somalia e la morte di Ilaria e Miran. E'sulla base di queste considerazioni che riteniamo assolutamente inopportuna ogni iniziativa che utilizzi il nome di nostra figlia senza la nostra autorizzazione.
Riceviamo notizia della costituzione di un "Comitato indipendente per la verità sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin", promosso da un ex consulente della Commissione, Roberto di Nunzio, cui avrebbe aderito addirittura il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi che si sarebbe impegnato a sottoporre l'adesione a tale Comitato alla prossima giunta della Federazione, convocata per fine gennaio.
Siamo decisamente allarmati da una iniziativa che si contrappone alla Commissione parlamentare d'inchiestache, ci piace ricordare, essere stata votata all'unanimità dalla Camera dei Deputati. Questo cosidetto "Comitato indipendente" può solo ostacolare lo svolgimento dei lavori dell'organo parlamentare ed il conseguente raggiungimento degli obiettivi assegnati e dunque della verità. Diffidiamo pertanto chiunque dall'intraprendere o proseguire ogni attività in nome di Ilaria.
Giorgio e Luciana Alpi
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