Da Ansa del 08/09/2005
Caso Alpi: Ali Mahdi, false firme su contratti stoccaggio rifiuti
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Qualche giorno prima del 20 marzo 1994, data dell'omicidio a Mogadiscio dei giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, gli inviati italiani vennero avvertiti di possibili azioni ostili che alcuni clan somali stavano progettando in concomitanza del ritiro del contingente italiano. E' quanto ha spiegato la ex inviata in Somalia del Tg2 Carmen Lasorella ascoltata oggi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sull'omicidio dei due giornalisti del Tg3. Prima dell'audizione di Carmen Lasorella il presidente della Commissione, Carlo Taormina, aveva esaurito l'esame e la testimonianza di Ali' Mahdi, l'ex signore della guerra somalo, ed ex presidente ad interim. L' audizione era cominciata ieri e lo stesso Ali' Mahdi aveva spiegato che, pur controllando la zona Nord di Mogadiscio, non ha mai saputo nulla ne' degli esecutori ne' dei possibili mandanti dell'omicidio. Oggi Taormina ha sottoposto ad Ali' Mahdi alcuni contratti, da lui sottoscritti anche in veste di presidente ad interim della Somalia, in cui si stipulavano accordi commerciali con imprenditori italiani per lo stoccaggio in Somalia di rifiuti. Ali' Mahdi ha affermato che quella documentazione ''e' falsa'' asserendo che anche la sua firma e i timbri statali erano stati falsificati. Carmen Lasorella ha spiegato che l'allarme su possibili azioni contro gli italiani era stato dato, tra gli altri, anche da Giancarlo Marocchino, l'italiano residente in Somalia, tra i primi ad accorrere sul luogo dell'agguato il 20 marzo del 1994. ''Ricordo - ha spiegato la giornalista - che mi preoccupai di far avvertire Ilaria e Miran che non erano a Mogadisco. Seppi poi che erano stati informati dell'allarme''.
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