Da Agi del 12/09/2005
Germania: parla "Buscetta" italo-tedesco, "mafia più forte"
I media tedeschi danno oggi grande risalto alle confessioni
I media tedeschi danno oggi grande risalto alle confessioni di Giorgio Basile, quarantacinquenne boss pentito della 'Ndrangheta. L'uomo, originario di Corigliano Calabro, aveva un anno quando i genitori si trasferirono in Germania: dopo aver confessato di aver ordinato 30 omicidi e di averne commessi personalmente quattro, sarebbe entrato insieme alla famiglia in un programma di protezione.
Il settimanale "Der Spiegel", che dedica cinque pagine alla storia del "Buscetta" italo-tedesco, racconta come con le sue confessioni Basile, che adesso vive da qualche parte in Italia sotto la protezione degli agenti, accordatagli per decisione del procuratore di Catanzaro Salvatore Curcio, abbia contribuito a far sgominare il clan calabrese dei Carelli.
Secondo il quotidiano "Bild", Basile non avrebbe esitato a ammettere: "Ho ammazzato con le mie mani quattro persone e le mie vittime hanno meritato tutte la morte". Sotto i suoi colpi e' caduto anche il boss Antonio De Cicco, che aveva avuto una relazione con la madre e lo aveva fatto entrare da ragazzo nei ranghi dell'organizzazione mafiosa, prima di violentare sua sorella. "Ho aspettato dieci anni per ammazzarlo", avrebbe confessato Basile. "Prima gli ho sparato alla spalla - questa la sua ricostruzione - poi quando gli ho puntato la pistola alla testa ho letto la paura nei suoi occhi e la cosa mi ha deluso. Lui che faceva tremare tutti, aveva paura. Mi sono goduto quel momento ed ho provato soddisfazione nel vederlo morto".
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