Da Agi del 26/09/2005

SOMALIA: I PIRATI SI SONO IMPADRONITI DI UN ALTRO CARGO

I pirati che infestano le acque somale aprofittando del vuoto di potere che nell'ex colonia italiana si protrae dal 1991, anno della caduta del regime di Siad Barre, hanno colpito di nuovo. Nei giorni scorsi hanno abbordato un cargo che trasportava cemento, la "Ibnu Batuta", nello specchio di mare antistante il porto somalo di El Maan, poco lontano da Mogadiscio. I predoni sono gli stessi che in giugno si impadronirono della "Mv Semiow", la nave mercantile noleggiata dal Pam, agenzia dell'Onu, per inoltrare un carico di riso alle popolazioni colpite lo scorso dicembre dallo tsunami.
La "Ibnu Batuta" proveniva dall'Egitto. Abdi Rahman Karin Olow, un imprenditore residente a Mogadiscio che ha commissionato una parte del carico, ha detto alla Bbc che i pirati si sono fatti vivi e gli hanno permesso di parlare con il capitano (non si conosce il numero dei componenti dell'equipaggio, ne' la loro nazionalita'). Le due navi sequestrate sono state avvistate al largo di Haradere, localita' situata a nord di El Maan.
La vicenda della "Mv Semiov", intercettata al largo di Haradere, mentre era in navigazione da Mombasa (Kenya) con 850 tonnellate di riso, merita due parole a parte. Nei giorni scorsi sembrava che la prigionia del capitano srilankese e dei suoi uomini, 8 kenioti e un tanzaniano, stesse per concludersi, ma all'ultimo momento era saltato tutto. La nave aveva attraccato nel porto di El Maan e tutto era pronto per le operazioni di scarico, quando i pirati, che inizialmente avevano chiesto un riscatto di mezzo milione di dollari, avevano alzato la posta. Di fronte al rifiuto del Pam a accedere alle loro richieste, giovedi' scorso i pirati avevano ripreso il largo e appena si e' presentata un'altra occasione propizia hanno colpito di nuovo.
L'International Maritime Board ha raccomandato alle navi di evitare le acque somale, sempre piu' pericolose a causa della presenza di predoni. Il mese scorso al largo del porto somalo di Chisimaio sono stati sequestrati tre pescherecci e gli equipaggi, una quarantina di pescatori, sono tuttora tenuti prigionieri dai pirati.

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