Da Corriere della Sera del 13/10/2005
Grasso procuratore nazionale anti-mafia
Decisione del Csm con 18 sì e 5 astenuti. Prende il posto di Piero Luigi Vigna, andato in pensione il primo agosto
ROMA - Come da previsioni, Pietro Grasso è stato nominato procuratore nazionale antimafia. Una decisione che lo porta al vertice della direzione di via Giulia e che è stata decretata dal plenum del Consiglio superiore della magistratura con 18 sì e cinque astensioni. Anche il vice presidente, Virgilio Rognoni, ha votato a favore, e non si è astenuto come fa solitamente in queste occasioni. Grasso prende il posto di Piero Luigi Vigna, andato in pensione il primo agosto scorso.
Pietro Grasso (Ansa)
CHI E' - Grasso è da 35 anni in prima linea contro la mafia. Tutta la carriera del neo-procuratore nazionale antimafia ne fa «una insostituibile memoria storica della più pericolosa tra le organizzazioni criminali», come sottolinea il Csm nella delibera della nomina. Alla Direzione nazionale antimafia Grasso torna a distanza di 12 anni da quando vi occupò per la prima volta la poltrona di sostituto procuratore. 60 anni, dal '69 in magistratura, Grasso muove i primi passi professionali in Sicilia: prima è pretore a Barrafranca, poi sostituto procuratore e quindi giudice a Palermo. Occupandosi, tra l'altro, come giudice a latere del primo maxi-processo di mafia, al termine del quale scriise una sentenza monumentale: 6.901 pagine. I successivi dieci anni, dall'89 in poi, portano Grasso a Roma: distaccato presso la commissione parlamentare Antimafia, dall'89; poi, nel '91, chiamato al ministero della Giustizia per coordinare le attivitá della Direzione degli Affari Penali. Ufficio dal quale nel giugno del '92, dopo la strage di Capaci, sostituisce Giovanni Falcone nella commissione sui programmi di protezione e nel comitato per l'ordine e la sicurezza. Nel gennaio del '93, poi, Grasso diventa sostituto procuratore presso la Direzione nazionale antimafia: coordina il gruppo di lavoro «Mafia», occupandosi, tra l'altro, anche dei procedimenti della cosiddetta «stagione stragista» di Cosa Nostra e ottiene l'incarico di procuratore aggiunto. Poi, nell'agosto del '99, viene chiamato alla guida della Procura di Palermo, dove subentra a Giancarlo Caselli.
Pietro Grasso (Ansa)
CHI E' - Grasso è da 35 anni in prima linea contro la mafia. Tutta la carriera del neo-procuratore nazionale antimafia ne fa «una insostituibile memoria storica della più pericolosa tra le organizzazioni criminali», come sottolinea il Csm nella delibera della nomina. Alla Direzione nazionale antimafia Grasso torna a distanza di 12 anni da quando vi occupò per la prima volta la poltrona di sostituto procuratore. 60 anni, dal '69 in magistratura, Grasso muove i primi passi professionali in Sicilia: prima è pretore a Barrafranca, poi sostituto procuratore e quindi giudice a Palermo. Occupandosi, tra l'altro, come giudice a latere del primo maxi-processo di mafia, al termine del quale scriise una sentenza monumentale: 6.901 pagine. I successivi dieci anni, dall'89 in poi, portano Grasso a Roma: distaccato presso la commissione parlamentare Antimafia, dall'89; poi, nel '91, chiamato al ministero della Giustizia per coordinare le attivitá della Direzione degli Affari Penali. Ufficio dal quale nel giugno del '92, dopo la strage di Capaci, sostituisce Giovanni Falcone nella commissione sui programmi di protezione e nel comitato per l'ordine e la sicurezza. Nel gennaio del '93, poi, Grasso diventa sostituto procuratore presso la Direzione nazionale antimafia: coordina il gruppo di lavoro «Mafia», occupandosi, tra l'altro, anche dei procedimenti della cosiddetta «stagione stragista» di Cosa Nostra e ottiene l'incarico di procuratore aggiunto. Poi, nell'agosto del '99, viene chiamato alla guida della Procura di Palermo, dove subentra a Giancarlo Caselli.
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