Da Antimafia200 del 01/11/2005
Convegno a Milazzo su 'Potere comunicare antimafia'
“Potere Comunicare Antimafia”, è il suggestivo titolo del convegno indetto dalla Cooperativa sociale “Utopia”, che, con il patrocinio del Comune di Milazzo, si terrà nel pomeriggio di venerdì 4 novembre 2005, dalle 17.30, presso la Sala Rotonda del Paladiana della cittadina siciliana.
Il convegno prende spunto dalla visione dei film-documentari del regista palermitano, di origini milazzesi, Alberto Castiglione, sulle figure di Danilo Dolci e Mauro Rostagno, due degli intellettuali cardine della cultura e della militanza antimafiosa in Sicilia.
Il primo film, “Danilo Dolci: tra Memoria e Utopia”, è già stato visto a Milazzo, lo scorso anno, all’Auditorium del Duomo Antico, mentre “Una voce nel vento: l’omicidio Rostagno” è stato presentato giusto un mese fa in occasione del Palermo Film Festival, ai Cantieri Culturali della Zisa. Castiglione ha peraltro una tradizione di impegno civile ed antimafioso, che, in attesa di altri progetti ancora su Dolci e sul sequestro Moro dal punto di vista del “postino” Valerio Morucci, parte nel 2003 da “Picciridda”, cortometraggio selezionato per partecipare alla sezione “Nuovi Territori” del Festival di Venezia, che racconta la storia di Rita Atria, diciassettenne testimone di giustizia suicidatasi nel 1992, subito dopo la morte di Paolo Borsellino. Quest’ultimo documentario sarà rivisto presso il Centro Polivalente della Cooperativa “Utopia” di via Bertè 34 sabato 5, alle 17, ancora alla presenza del regista, insieme un altro mediometraggio realizzato dall’Istituto Commerciale “Foderà” di Agrigento, sempre su Rita Atria, figura di adolescente e dunque particolarmente educativa per i tanti ragazzi che frequentano il Centro.
Il convegno ha la finalità di ragionare, assieme a referenti privilegiati, su alcuni temi forti dell’attualità siciliana e non solo: quelli che concernono il rapporto tra informazione, libertà di espressione e poteri collusi o conniventi con le attività criminali. Si cercherà di farlo proprio partendo dall’esempio di Dolci – sociologo e poeta anticipatore, nella povera comunità di pescatori di Trappeto negli anni ’50-’60, dei temi della cittadinanza attiva e della democrazia partecipata - e di Rostagno – ex leader di “Lotta Continua” capace di profondere il proprio impegno libertario negli anni ’70-’80 a Trapani, in un giornalismo connotato di estrema e provocatoria coerenza -.
Hanno dato disponibilità a parlare di questi temi e di queste due esemplari figure, assieme al regista, Amico Dolci e Carla Rostagno, rispettivamente figlio e sorella dei due protagonisti dei documentari, Riccardo Orioles, già giornalista dei “Siciliani” di Catania e vincitore del premio “Mario Francese”, il riconoscimento più importante del giornalismo antimafioso, ed inoltre Nadia Furnari, responsabile dell’Associazione Antimafia “Rita Atria”, due altri giornalisti di indiscusso impegno civile come Marco Benanti (già alla “Sicilia”) e Antonello Mangano (del sito “Terrelibere.org”), oltre al prof. Giuseppe Fontanelli, docente di Letteratura Italiana all’Università di Messina, massimo esperto della poesia di Danilo Dolci.
Coordinerà l’incontro Mario Schermi, della Scuola di Formazione degli operatori della Giustizia Minorile di Messina. Schermi è formatore del progetto “APQ (Accordo di Programma Quadro)-Sviluppo di Comunità”, che, nell’ambito della realizzazione di tre centri polivalenti educativi nel territorio comunale, consente alla Cooperativa Sociale “Utopia” di gestire il proprio Centro giusto nel cuore della città, in Via Col. Bertè 34, presso i locali ex Enel. In esso l’esperienza ormai ultraventennale della Cooperativa nel lavoro educativo trova il suo coronamento in una serie di iniziative culturali, ricreative, aggregative attraverso le quali i giovani della città (ma non solo necessariamente i giovani) trovano nuovi spazi di espressione di identità, riconoscimento di libertà e coscientizzazione all’esercizio della cittadinanza attiva.
Il primo film, “Danilo Dolci: tra Memoria e Utopia”, è già stato visto a Milazzo, lo scorso anno, all’Auditorium del Duomo Antico, mentre “Una voce nel vento: l’omicidio Rostagno” è stato presentato giusto un mese fa in occasione del Palermo Film Festival, ai Cantieri Culturali della Zisa. Castiglione ha peraltro una tradizione di impegno civile ed antimafioso, che, in attesa di altri progetti ancora su Dolci e sul sequestro Moro dal punto di vista del “postino” Valerio Morucci, parte nel 2003 da “Picciridda”, cortometraggio selezionato per partecipare alla sezione “Nuovi Territori” del Festival di Venezia, che racconta la storia di Rita Atria, diciassettenne testimone di giustizia suicidatasi nel 1992, subito dopo la morte di Paolo Borsellino. Quest’ultimo documentario sarà rivisto presso il Centro Polivalente della Cooperativa “Utopia” di via Bertè 34 sabato 5, alle 17, ancora alla presenza del regista, insieme un altro mediometraggio realizzato dall’Istituto Commerciale “Foderà” di Agrigento, sempre su Rita Atria, figura di adolescente e dunque particolarmente educativa per i tanti ragazzi che frequentano il Centro.
Il convegno ha la finalità di ragionare, assieme a referenti privilegiati, su alcuni temi forti dell’attualità siciliana e non solo: quelli che concernono il rapporto tra informazione, libertà di espressione e poteri collusi o conniventi con le attività criminali. Si cercherà di farlo proprio partendo dall’esempio di Dolci – sociologo e poeta anticipatore, nella povera comunità di pescatori di Trappeto negli anni ’50-’60, dei temi della cittadinanza attiva e della democrazia partecipata - e di Rostagno – ex leader di “Lotta Continua” capace di profondere il proprio impegno libertario negli anni ’70-’80 a Trapani, in un giornalismo connotato di estrema e provocatoria coerenza -.
Hanno dato disponibilità a parlare di questi temi e di queste due esemplari figure, assieme al regista, Amico Dolci e Carla Rostagno, rispettivamente figlio e sorella dei due protagonisti dei documentari, Riccardo Orioles, già giornalista dei “Siciliani” di Catania e vincitore del premio “Mario Francese”, il riconoscimento più importante del giornalismo antimafioso, ed inoltre Nadia Furnari, responsabile dell’Associazione Antimafia “Rita Atria”, due altri giornalisti di indiscusso impegno civile come Marco Benanti (già alla “Sicilia”) e Antonello Mangano (del sito “Terrelibere.org”), oltre al prof. Giuseppe Fontanelli, docente di Letteratura Italiana all’Università di Messina, massimo esperto della poesia di Danilo Dolci.
Coordinerà l’incontro Mario Schermi, della Scuola di Formazione degli operatori della Giustizia Minorile di Messina. Schermi è formatore del progetto “APQ (Accordo di Programma Quadro)-Sviluppo di Comunità”, che, nell’ambito della realizzazione di tre centri polivalenti educativi nel territorio comunale, consente alla Cooperativa Sociale “Utopia” di gestire il proprio Centro giusto nel cuore della città, in Via Col. Bertè 34, presso i locali ex Enel. In esso l’esperienza ormai ultraventennale della Cooperativa nel lavoro educativo trova il suo coronamento in una serie di iniziative culturali, ricreative, aggregative attraverso le quali i giovani della città (ma non solo necessariamente i giovani) trovano nuovi spazi di espressione di identità, riconoscimento di libertà e coscientizzazione all’esercizio della cittadinanza attiva.
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