Da redazione del 14/11/2005

Vivi Enna

La mafia fa schifo. Difendiamo le nostre libertà

News presente nelle categorie:
Storia del crimine organizzato in Italia1. Mafia
Palermo. “La mafia fa schifo. Difendiamo le nostre libertà”. E’ lo slogan della campagna di sensibilizzazione delle coscienze che la Regione Siciliana lancia da oggi in tutta l’Isola attraverso maxi poster e locandine. L’iniziativa, che si inquadra tra quelle previste dal protocollo unico di legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa” sottoscritte con i ministeri dell’Interno e Economia e Finanza, è stata presentata dal presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, il quale ha affermato che “in Sicilia si può e si deve governare senza fare i conti con la mafia, anzi lottando quotidianamente con azioni concrete per uscire da questa dannata e schifosissima cultura mafiosa”.

In questa lotta le istituzioni sono in prima linea accanto a magistrati e forze dell’ordine. Ed, infatti, in questi “quasi cinque anni la mia attività di governo - ha affermato il presidente Cuffaro - è stata animata da una forte tensione volta al raggiungimento di condizioni diffuse e stabili di sicurezza e legalità che consentano a tutti i siciliani di costruire un futuro di sviluppo e progresso. Cosa, tra l’altro, abbiamo fatto? Abbiamo ridotto le stazioni appaltanti a 10, rispetto alle 400 di prima. E siamo l’unica Regione ad averne operato una drastica riduzione affidandone la guida a prefetti e questori in quiescenza, personaggi con un altissimo senso dello Stato. Abbiamo finanziato la costruzione di nuove sedi per commissariati, stazioni di carabinieri, laboratori dei Ris e di polizia scientifica. Abbiamo chiuso trecento discariche abusive, abbiamo requisito centinaia di pozzi. In pratica, abbiamo scelto di fare antimafia più con i fatti che con le parole”.

Il governatore siciliano, infine, ha spiegato che “vogliamo generare una cultura antimafia della responsabilità e della condivisione, partendo dal basso e coinvolgendo i giovani: intendiamo farlo attraverso questo primo forte messaggio e attraverso un’ulteriore iniziativa rivolta direttamente alle scuole che ci suggeriranno, con un concorso, lo slogan delle prossima campagna di sensibilizzazione”.

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