Da Adnkronos del 14/11/2005
MAFIA: COVO RIINA, QUANDO MOGLIE BOSS DISSE 'E' TUTTA COLPA DEI PENTITI
RICOSTRUITO IN AULA IL RITORNO A CORLEONE DI NINETTA BAGARELLA
Palermo. ''Lei e' il capitano dei
carabinieri? Chiedo comprensione, io sono Ninetta Bagarella, moglie di Toto' Riina, ma se siamo qui e' solo colpa dei pentiti. Questa e' l'era dei pentiti e lo Stato si fa manovrare da loro. Mio marito non e' come dite voi. Questi pentiti hanno infangato anche un poliziotto....''. E' stato questo lo sfogo di Ninetta Bagarella, moglie del boss mafioso Toto' Riina, quando la sera del 16 gennaio del '93 si trovo' davanti l'allora capitano Francesco Iacono, dopo il suo rientro nella casa di Corleone, avvenuto in gran segreto appena 24 dopo l'arresto del marito.
A ricostruire in aula lo sfogo di Ninetta Bagarella e' stato lo stesso ufficiale dei carabinieri, oggi maggiore, Francesco Iacono, chiamato a deporre dalla difesa del processo a carico del direttore del Sisde, Mario Mori, e del tenente colonnello Sergio De Caprio, capitano 'Ultimo' , accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra per la mancata perquisizione del covo del boss Toto' Riina dopo il suo arresto.
''Il 16 gennaio del '93 accadde un fatto eclatante -ha spiegato in aula il maggiore Iacono- Dal '91 tenevamo sotto osservazione l'abitazione dei Riina a Corleone per la ricerca dello stesso Riina ma anche del cognato latitante Leoluca Bagarella. Nel tardo pomeriggio sentimmo nell'abitazione dei rumori strani, cosi' alle 19.15 facemmo una irruzione nella casa di via Scorsone 24. C'era la famiglia Riina al completo, fatta eccezione per il marito Toto' Riina''.
carabinieri? Chiedo comprensione, io sono Ninetta Bagarella, moglie di Toto' Riina, ma se siamo qui e' solo colpa dei pentiti. Questa e' l'era dei pentiti e lo Stato si fa manovrare da loro. Mio marito non e' come dite voi. Questi pentiti hanno infangato anche un poliziotto....''. E' stato questo lo sfogo di Ninetta Bagarella, moglie del boss mafioso Toto' Riina, quando la sera del 16 gennaio del '93 si trovo' davanti l'allora capitano Francesco Iacono, dopo il suo rientro nella casa di Corleone, avvenuto in gran segreto appena 24 dopo l'arresto del marito.
A ricostruire in aula lo sfogo di Ninetta Bagarella e' stato lo stesso ufficiale dei carabinieri, oggi maggiore, Francesco Iacono, chiamato a deporre dalla difesa del processo a carico del direttore del Sisde, Mario Mori, e del tenente colonnello Sergio De Caprio, capitano 'Ultimo' , accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra per la mancata perquisizione del covo del boss Toto' Riina dopo il suo arresto.
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